venerdì 26 febbraio 2010

NICCOLAI SI RITIRA:"A Forlì l’emozione più forte"


Niccolai: "A Forlì l’emozione più forte"'Mi rivedo in Belinelli. Infatti i Golden State Warriors della Nba invitarono anche me a un provino estivo...'.



L’aeroplanino è rimasto a terra. Il fisico, che gli era valso il soprannome di Niccolair, ora a 41 anni gli ha imposto lo stop. E così Andrea Niccolai, che era sceso in A dilettanti (quella che fino a poco fa si chiamava B1 o B d’Eccellenza) con la sua Montecatini, ha annunciato il ritiro nei giorni scorsi, già a metà stagione.
Un addio che ha fatto emergere ricordi nostalgici fra gli appassionati, soprattutto in Romagna, in particolare a Forlì: sotto San Mercuriale giocò due anni, ma nella memoria dei tifosi sono molti di più. E Forlì andrà a giocare in campionato a Montecatini proprio la prossima settimana, prima gara per lui da spettatore assoluto. Un campione destinato a dividere.
A Rimini ricordano un solo secondo, ma è sufficiente a rimanere nella memoria: in un indimenticabile derby fu ‘Niccolair’ a segnare allo scadere la bomba che nel 1995 riportò Forlì in A1.
Andrea, adesso che la sua carriera è finita, cosa resta di quel tiro?
'Il momento più forte. A Treviso, nel 1997, ho vinto anche uno scudetto. Nel supplementare di garaquattro segnai una bomba importante, ma non all’ultimo secondo. E anche con Montecatini ho ottenuto delle promozioni. Ma quella...'.
Quella per di più era in un derby.
'Tensione e nervosismo a mille, grande pubblico'.
La curva di Forlì cantava ‘Carlton Myers che c’è, sei nervoso perché Niccolai è più forte di te’.
'Sì, ma Myers era il più forte giocatore italiano in quel momento'.
In quella finale non sembrava. E i vostri rapporti com’erano?
'Mi fa piacere averlo battuto. Ma non c’è mai stato rancore personale tra noi'.
A proposito di lei e Myers. Il presidente di Forlì di allora, Angelo Rovati, è caduto dalle nuvole quando ha saputo che giocavate ancora.
'Lo capisco. Gli sarò sempre grato per avermi portato a Forlì'.
Le parole dell’uomo maturo. Ma nell’estate del 1994...
'Mi dispiaceva da matti lasciare Roma, dove avevo vinto una Korac e giocato una semifinale. Rovati era un padre burbero, grandi slanci e grandi sgridate. Della Romagna, però, mi innamorai subito'.
Rovati poi smontò quell’Olitalia.
'La smontò la legge Bosman, quando Attruia e Moltedo andarono in Grecia'.
Cosa c’è adesso nel futuro di Niccolai?
'Farò il dirigente, sarò a contatto con la squadra di Montecatini, farò il corso da allenatore, non escludo un giorno di sedermi in panchina. Se mi riesce bene'.
Ma perché smettere a metà?
'Per non perdere tempo e tirare a campare. Avrei dovuto operarmi al ginocchio'.
E così nella sua ultima partita, con Osimo, non ha pensato che potesse essere un addio.
'No, la gravità dell’infortunio è apparsa più tardi'.
Un addio definitivo? Tanti vecchi campioni poi non resistono. '
E dove volete che vada? Certo, per due tiri al campetto ci sono sempre. Ma questa nuova attività mi gasa e mi assorbe già'.
Ma c’è un erede di Niccolai?
'Mi rivedo in Belinelli. Infatti i Golden State Warriors della Nba invitarono anche me a un provino estivo...'.
Quando tornerà in Romagna?
'Per i playoff. Montecatini è già salva e non li giocherà. E allora verrò a tifare perché Forlì torni in A, quella vera'.


Marco Bilancioni


Rassegna stampa del 26-02-2010Fonte: Il Resto del Carlino

Nessun commento:

Posta un commento