lunedì 27 luglio 2009

COSA DICE IL DUCA :Capitano Mio Capitano

Capitano Mio Capitano ...

Che Luca se ne sarebbe andato via da Treviglio lo sapevano in molti e la certezza è stata la sua intervista sull'Eco di Bergamo. La richiesta di sacrificio economico da parte della società è stata infatti letta da Luca come un implicito "benservito" e su questo argomento ognuno è libero di farsi l'opinione che crede. Era ormai chiaro che le vicende degli ultimi playoff, legate anche a qualche ferita non ancora del tutto rimarginata (leggi Trapani...) avevano incrinato i rapporti tra la società ed il suo uomo guida in campo. Del resto stiamo parlando di professionisti (anche se chiama A dilettanti) e quindi sul lavoro bisogna fare delle scelte ben precise non solo basate sugli affetti.

Di Luca Gamba ricordo con piacere quella volta che a Seriate ci fece saltare un allenamento. Arrivammo per l'allenamento serale e ci dissero: "Non ci si allena. Luca (che allora era un ragazzino delle nostre giovanili penso di 15-16 anni massimo,) ha rotto un tabellone con una schiacciata!". Non era una così così comune all'epoca...questo per dire della strapotenza fisica della promessa bergamasca, che infatti partì subito per i lidi trevigliesi. Di solito noi i tabelloni li rompevamo con qualche sassata da tre punti.

Un altro ricordo è legato ad una delle mie prime interviste per il Giornale di Bergamo, lo chiamai telefonicamente quando firmò per l'Olimpia Milano. Mi sembrò veramente un onore poter essere in contatto con un ragazzo che giocava per la squadra mitica della mia adolescenza, la squadra per cui avevo sempre tifato. E lui fu molto simpatico e semplice, magari un po' meno slegato di com'è adesso di fronte a taccuini o telecamere. Faceva ancora più piacere seguire le partite di Milano ed in particolare di Luca, per poter dire "questo lo conosco!".

Quando tornò a Treviglio (in A anche con Pistoia e Reggio Emilia) venne quasi naturale nominarlo capitano, lui che era stato protagonista della promozione in B1 del '94 e che rappresentava un po' il figliol prodigo che tornava a casa. Infatti si calò subito nella parte trascinando la squadra sia in attacco che in difesa, diventando forse il giocatore più forte della B1, almeno nel senso di completezza fisico-tecnico-tattica.

L'apice nella finale contro la "corazzata" Pesaro, dove solo una squadra quasi imbattibile per la B1 potè fermare una Mylena guidata da Luca e Nanut, insieme al Dema. Come giustamente fatto notare da Germano il grave infortunio subito due anni modificò un po' il suo ruolo in campo ma nel contempo lo fece diventare un tiratore da tre punti formidabile con quest'anno percentuali quasi di poco sotto il 50% in campionato regolare. L'anno scorso dei playoff memorabili, con il Palafacchetti strapieno ed l'entusiasmo alle stelle per una squadra che comunque ha scritto una pagina storica per il basket BG. Dispiace che Luca non possa affrontare questa nuova avventura della Blubasket, ma più che dell'aspetto economico penso occorra parlare della delusione di un giocatore che ritiene di non essere stato trattato da par suo.


A Luca devo anche perdonare il fatto di aver inventato il motto "Io Dico No al Duca", che mi ha provocato non pochi problemi, con persone che mi chiedevano dopo la trasmissione "ma chi è 'sto Duca??", "ma con chi ce l'hanno??". In realtà Luca, insieme a Franz Gori grande tifoso dell'Albino in cui io militavo (Raffa Martini DS), non gradì la mia partenza, bollandomi come "traditore" e dicendomi apertamente "da te non mi farò mai più intervistare". In realtà così non fu, decise di farsi intervistare ancora e venire pure in trasmissione ad insultarmi con i suoi "No al Duca", incurante della diretta. Le prime volte rimasi abbastanza male, ma poi mi abituai alle sue esternazioni.

Mi viene in mente la serata “Best de Treì” dove Luca premiato disse: “Visto che questo premio lo hanno vinto prima di me Cucinelli e Baldassarre, mi sa che l’anno prossimo non ci sarò più!” Era prima dei playoff.

Allora, in bocca al lupo Luca, fai vedere a quelli di Piacenza cosa vuol dire prendere uno sfondamento che ti fa vincere la partita! Impareranno ad apprezzare un giocatore dal cuore grande ed un Capitano vero. E fai vedere che la paternità non ti ha "addolcito" troppo, come dicono dei piloti, che quando diventano padri vanno più piano.

Comunque sappi che visto che hai lasciato Treviglio, da oggi non ti intervisterò più, da oggi dico: "No al Luca"

Con affetto

Duca

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