sabato 31 gennaio 2009

archivio 23/09/2008 L'OPINIONE DI GERMANO FOGLIENI 1

L’OPINIONE di Germano Foglieni..cap 1.
23/09/2008
Durante queste settimane di precampionato ho incontrato numerosi Presidenti e General Manager di Serie A, B e C Dilettanti; conversando con loro quando si è arrivati ad affrontare l’aspetto economico tutti quanti hanno confermato come, al pari delle ultime stagioni, i costi siano aumentati a dismisura e le scelte, operate a livello sia di Federazione che di Lega, non abbiano portato, sotto questo aspetto, di fondamentale importanza nella gestione societaria e dei campionati, il benché minimo impatto positivo, anzi, nei conti dei club. Il restringimento a 14 dei gironi e l’aumento degli under ha portato risultati diametralmente opposti a quanto era stato paventato dai fautori di queste scelte. A fronte di un minor numero di gare, con conseguente inferiore visibilità ed esposizione sui media ed al pubblico, si è potuto denotare un ulteriore innalzamento dei compensi ai giocatori, in particolare la caccia all’Under di valore, al cospetto di una produzione dei vivai, sia in generale che, soprattutto dalla capitale in giù, risulta quantomeno scarsa, ha portato ad una caccia al giovane, di valore ,affidabilità, rendimento ed impatto, tutti da dimostrare, con aumenti di costi facilmente immaginabili. Ricordo, aspetto abbastanza consueto e comune nei Club al momento dei bilanci, che la prima voce ad essere penalizzata quando i costi delle prime squadre aumentano è usualmente quella relativa ai settori giovanili. Quindi si è trattato di un apertura a tutti i costi, in termini sia qualitativi che quantitativi, ai giovani che a medio-breve periodo si rivelerà penalizzante soprattutto per quanto riguarda proprio i settori giovanili, portando nel contempo ad un netvole impoverimento dei Campionati. Un altro aspetto che ha inutilmente fatto alzare i costi è stato quello relativo alla contemporanea chiusura, riguardo A, B e C Dilettanti, dei termini dei tesseramenti. In precedenza vi era una settimana di tempo di distanza tra le allora B Eccellenza, B//2 e C/1, cosicché i club delle serie minori non si sentivano dire da giocatori e procuratori la, quest’estate, classica frase, “abbiamo offerte dalle categorie superiori, possiamo considerarvi solo se pareggiate o alzate l’offerta”. Banale, inconsistente ed inaccettabile la considerazione che la scelta è stata operata per agevolare gli Uffici della FIP “oberati” di lavoro. Sarò lieto se qualcuno, tra i gentili lettori del blog, vorrà contribuire, a qualsivoglia titolo ed opinione, ad alimentare la discussione che intendo allargare, nelle prossime settimane ad altri argomenti relativi alla pallacanestro non prettamente giocata. A risentirci presto.

Germano Foglieni

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