sabato 31 gennaio 2009

archivio 15/11/2008 LA PROPOSTA DI ANDREA SCHIAVI PER LE GIOVANILI

Intervista: La proposta di Andrea Schiavi
circa l’organizzazione delle categorie giovanili.

15/11/2008

Andrea Schiavi attualmente Responsabile del Settore Giovanile Bluorobica Bergamo nel suo curriculum ha la vittoria di tre titoli giovanili, due con il Campus e uno con la Pallacanestro Varese. Dopo anni di successi in terra varesina tra Robur et Fides, Pallacanestro Varese e Campus per motivi quantomeno “strani” si è trasferito in quel di Bergamo dove continua ad allenare ottenendo importanti risultati.

Sempre attento ai mutamenti tecnici politici e organizzativi della pallacanestro italiana, ci ha anticipato la sua proposta circa la riorganizzazione del settore giovanile.

Nella passata stagione la FIP su proposta dei Responsabili dei Settore Giovanile di Serie A supportati dai Tecnici Federali ha deciso di organizzare le categorie giovanile in maniera diversa rispetto al resto dell’Europa. Nel vecchio continente l’attività è divisa in U18, U16, U14 mentre nel nostro paese è stata invece cambiata di recente in U19, U17, U15, U14.

Nel prossimo futuro è probabile un nuovo cambio di annate, vero?

“Tutto vero. Dopo gli ultimi accadimenti avvenuti in Federazione, potrebbe ritornare tutto com’era un paio di anni fa. Tutto questo grazie ad una FIP che non segue una programmazione sostenuta per il bene comune, ma che invece è intrisa nelle logiche di interessi di questa o quella Società. Cambiare ancora significherebbe rivoluzionare per la seconda volta nel giro di tre anni la programmazione che le povere Società di base hanno fatto sui propri Settori Giovanili.

Ma la FIBA Europa potrebbe imporre all’Italia di giocare con le età giuste dei vari Campionati Europei, quindi Under 18 e Under 16?
E’ vero e in qualche modo la FIP prima o poi dovrà adeguarsi a questa normativa. Di fatto però rimane a mio parere importante salvaguardare la programmazione delle Società e quindi non si può pensare di attuare la riforma tutta in un botto la prossima stagione.

Cosa proponi allora?
Cercare di rendere soft il cambio delle annate, mi sembra il minimo per la FIP. Con la formula dei fuori quota cercherei di salvaguardare le aspettative dei ragazzi e gli investimenti delle Società. Mi spiego meglio. Nella stagione prossima le annate 91 e 92 dovrebbero far parte della categoria Under 19. Nella stagione successiva entrambi le annate uscirebbero dal Settore Giovanile. La nuova Under 18 sarebbe svolta dai ragazzi nati nel 93 e nel 94. Mi sembra quindi necessario con l’inserimento di 2, 3 o 4 fuori quota del 92 dare la possibilità ad una annata particolarmente svantaggiata già dalla vecchia riforma di svolgere il proprio ruolo da protagonisti nella stagione dell’entrata a regime dell’eventuale riforma.

Cosa pensi del Campionato Under 21?
Sinceramente ha poco del campionato giovanile e poco anche del campionato senior. Può funzionare solo a livello di piccole Società provinciali che non volendo perdere i ragazzi con un abbandono precoce al basket potrebbero usare questo campionato come valvola di sfogo. E’ chiaro che ad alto livello la Federazione con mille regole sull’inserimento degli Under nei vari campionati senior (dalla A Dilettanti fino alla Promozione con le DOA regionali) non può pensare che il campionato per gli Under 21 funzioni.

Cosa possono portare le nuove elezioni del Consiglio Federale in programma a febbraio 2009?
Pur essendo un ottimista di natura, l’esperienza fatta in questi ultimissimi anni m’insegna che non c’è molto da stare allegri. I problemi sono tanti e di fatto chi sarà nominato Presidente Federale avrà poche possibilità di accontentare tutte le parti essendoci di mezzo interessi diametralmente opposti. Per quanto riguarda però la parte più specifica e di mia competenza, penso proprio che le strategie di organizzazione delle varie attività giovanili come: formule e svolgimento campionati giovanili, nazionali giovanili, selezioni regionali e provinciali, istruzione allenatori giovanili… debba passare obbligatoriamente per una condivisione massiccia della Società che fanno attività di base. In Italia oggi quattro, cinque responsabili di Settore Giovanile di Serie A, grazie ad appoggi e amicizie con i vertici hanno deciso (e decidono) per tutti. Non mi sembra ne giusto, ne soprattutto corretto.
Tutti parlano di migliorare la qualità dei settori giovanili, però ci fosse qualcuno (a parte Ragnolini che spesso mi chiama e mi chiede pareri) che si fa avanti per chiedere a chi nel settore giovanile ci lavora da anni cosa sarebbe meglio fare.

Mi stai dicendo che sei pronto per far parte della Commissione Attività Giovanile della FIP?
In tempi non sospetti ho chiesto espressamente a tutti quelli a cui potevo chiedere come fare per entrare in quella commissione. Non so se riuscirò nell’intento, anche perché sono un tipo che spesso non sa stare zitto, dicendo quello che pensa. Considero molto spesso la pigrizia di coltivare solo ed esclusivamente il nostro orticello, una delle pecche maggiori di noi allenatori e in particolar modo di noi allenatori con la vocazione per le giovanili. Abbiamo il dovere morale nei confronti delle generazioni che alleniamo e che educhiamo di far loro vivere al meglio la passione della pallacanestro. E questo dovere ci deve motivare ad andare oltre. Se ci riesco proverò ad andare oltre. Vi terrò informati.


(chi volesse rispondere a questa proposta invii pure una mail a 1000basketblog@libero.it )

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