venerdì 31 gennaio 2014

LETTERA DEL DIVINO: "IL PRIMO DEI TIFOSI"

Riporto le parole del Divino apparse sul sito dell'XXL Bergamo riferendosi al su rapporto con coach Galli... Chapeau!

 

 

IL PRIMO DEI TIFOSI

Ti devo un pranzo Albe.L’altra volta hai pagato tu,ricordi?
Scrivo delle prime volte che t’ho conosciuto, da avversario, e delle prime volte che ci siamo parlati, e di come già in quei momenti ne rimanevo affascinato da quella tua capacità di linguaggio. Scrivo di quella volta che volevi portarmi con te a giocare nella “tua” Inzago, venendo fino a Bergamo per convincermi, offrendomi non so quanti caffè , e proponendomi una miriade di possibilità ….probabilmente anche di dormire da te dopo gli allenamenti (ma non so se la Roby avrebbe approvato molto!). Alla fine non se ne fece nulla…però volevo giocare per te, era un chiodo fisso.
Scrivo di quando, qualche anno dopo, ci siamo ritrovati. Piu di tre anni con te Albe….il tempo vola!
Non so nemmeno tutte le volte che mi hai “coccolato” per tirarmi su dalle mie paranoie cestistiche e non, non ricordo nemmeno le volte che mi hai stimolato con  un cinque o un applauso in più per poter alzare sempre quella asticella che solo noi giocatori vedevamo, non ho tenuto il conto delle volte che mi hai “cazziato”, perchè a volte l’unico modo era quello. E se penso che questo atteggiamento l’hai avuto sempre con ciascuno di noi, e con chiunque hai allenato ….cavolo quanta coerenza,ci risiamo Albe….dote davvero rarissima!
Si lo so, un po’ tutti t’abbiamo odiato quando in questi anni hai messo allenamenti pomeridiani nei festivi, o quando ci hai fatto partire la stagione qualche giorno prima del previsto, per non parlare dell’impedire di fare gli scherzi ai giovani durante i ritiri (Galbiati è ancora insofferente a riguardo, lo sai…),o anche solo quando ordinavi al buon Triboulet “Roby oggi falli correre”….ma si sa, sei comunque un allenatore, perfetto non lo puoi essere di certo!..E noi siamo giocatori….siamo nati per lamentarci, sai anche questo!
La verità è che tutto questo , ne è valsa la pena. Ne è valsa la pena per i play-off che hai e abbiamo vissuto,ma ne è valsa la pena per molto altro: per le amicizie che si sono formate, per quello che si è creato, molto più grande di me e te, per quella fatica vissuta sempre tutti insieme , spesso con il sorriso, per tutti quei bambini che abbiamo visto in questi anni riempire il Palazzetto, e soprattutto per le emozioni che hai dato, e per le emozioni che hai provato. In questo, i tuoi occhi e la tua voce non hanno mai mentito, nemmeno quel mercoledì che sei venuto negli spogliatoi.
Il primo dei tifosi, dici tu. No, il primo dei Leoni.
E proprio perchè sei questo tipo di persona, che il mio percorso in questi tre anni va ben al di là del essere diventato un giocatore migliore.
Ricordo com’ero più di tre anni fa.Insicuro, indeciso, timoroso, chiuso.  
Non sono diventato una persona migliore di allora, ma mi sento una persona migliore. E’ una grandissima differenza. E’ una bellissima differenza,sai.
Ti dovevo un pranzo,ricordi?                                                                    
Ora ti devo anche un semplice grazie.

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