martedì 18 dicembre 2012

INTERVISTE: CHE COLPO.. ECCOVI REATI!

Colpo gobbo di Errebi, che porta ai microfoni delle Interviste di 1000basketblog un altro capitano di una compagine orobica, stavolta è quello della Blubasket Treviglio, Davide Reati... Inutile dire che toccheremo tutti i discorsi possibili ed immaginabili, dalle giovanili a possibili prospettive per il futuro..


E: Iniziamo... Cresciuto cestisticamente nel minibasket dei Bufali in quel di Cernusco! Primi campionati assieme ad altri ragazzi di belle prospettive (tra gli altri Ale Carrera e Marco Cornaghi, quest'ultimo certamente meglio nella veste di allenatore..). Quali sono i tuoi primi ricordi di questa fase? Cernusco è tradizionalmente una società che sforna ottimi prospetti ed da un paio d'anni uno dei centri di formazione dell'Olimpia Milano... Recentemente ottimi livelli con il gruppo 93 di Riccardo Cornaghi ed ora con i 98 (Antelli, Franco..) del fratello Marco... Quale è la forza di questa piccola-media realtà?

D.R: Ho cominciato a giocare che non avevo ancora compiuto 5 anni, quando la pallacanestro era solo un gioco e un momento dove star insieme a tutti gli altri ragazzini.
Le mie più grandi amicizie, che tutt'ora ho, sono nate proprio in questo periodo, dentro ad una palestra, su un campo da basket e penso sia una cosa bellissima e importante, a dimostrazione che la pallacanestro è anche un modo per conoscere persone e socializzare.
Tanti ragazzi che provengono dal settore giovanile di Cernusco giocano a livelli medio-alti, questo penso sia dovuto al fatto che Cernusco ha sempre avuto Istruttori/Allenatori di un certo livello e ha sempre preferito insegnare a giocare a basket ai ragazzi, non utilizzarli all'interno di un sistema per cercare di vincere le partite, insegnando poi poco o niente!!!

E: A livello Bam (all'epoca si chiamava così), arrivi all'SBT Treviglio, voluto fortemente da un dirigente storico come Ballini e dalla famiglia Carminati, col quale tutt'ora hai un ottimo rapporto.. Come è stato arrivare in tenera età in un'ambiente certamente ricco di aspettative? L'avresti mai detto che sarebbe stata la tua "casa" per così tanto tempo?

D.R: Avevo 4 possibilità per scegliere dove continuare a giocare a livello giovanile: Cantù, Desio, Milano e Treviglio. Scelsi Treviglio, mi feci consigliare anche da Riccardo Cornaghi che a quel tempo era il mio allenatore a Cernusco.
Lui a Treviglio era stato e mi disse che era il posto giusto per me e per la mia crescita, era risaputo che Treviglio lavorava molto bene sui giovani.
Che poi a Treviglio avrei trascorso 10 anni tra giovanili e prima squadra, questo mai e poi mai lo avrei immaginato:):).

E: Nasce il progetto Bluorobica, e tu, sei certamente il primo prospetto sfornato nei primissimi anni... Under 19 da protagonista, una squadra con potenziale importante in mano a Giamba Valotti che sfiora l'approdo alle Finali Nazionali. Di quell'anno ricorderai certamente la sconfitta di Cantù alla Parini (ritardo causa incidente ed pronti via in campo senza riscaldamento!) e l'impresa contro Casalpusterlengo di Gallinari e Aradori.. Maaaa... Chi era il tuo capitano all'epoca?

D.R: Eri tu il mio capitano a quell'epoca?????:):):):)....
Giuro non mi ricordo....
Ascoltavo poco l'allenatore.......figurati il capitano!!!!:):):)....

E: A parte gli scherzi... Olter l'aereoplanino di Giamba ed i 36 punti, cosa ricordi di quella magica serata alla Palestra Gatti? Avresti mai detto che te, Aradori e Gallinari saresti divenuti protagonisti assoluti anche fra i senior?

D.R: Che fossimo 3 ragazzi con buone se non ottime prospettive questo si sapeva; anche se io sentivo parlare più del loro futuro che del mio; forse perchè loro giocavano a Casalpusterlengo e arrivavano ogni anno alle finali nazionali (senza vincere mai niente) e io giocavo a Treviglio e le finali nazionali non le ho mai fatte!!!:):):)

E: Già da allora eri il "giovane" nella Mylena Treviglio di coach Ciocca... Diversi anni dove si aspettava la tua esplosione che è avvenuta in maniera graduale, compresa una parentesi in C Regionale nella tua Cernusco... Tra tutti gli allenatori avuti, a chi sei più riconoscente?

D.R: Sono riconoscente a tutti, nel bene o nel male ognuno di loro mi ha dato qualcosa, chi più e chi meno.
Gli allenatori ai quali devo qualcosa di più li sento tutt'ora e ho un ottimo rapporto...

E: Fra i compagni di squadra hai avuto compagni di esperienza come Gamba, Guerci, Guarino, Degli Agosti ecc.. Chi ricordi con maggior affetto? Chi invece ti ha inizialmente fatto alterare (..conoscendoti..), ma che poi hai ringraziato per averti fatto maturare?

D.R: Ricordo con affetto tutti quelli che hai citato, forse un po di più sia Gamba che Degli Agosti con i quali ho condiviso tante stagioni....con Gamba ho tutt'ora un bellissimo rapporto!!!
Devo ringraziare per avermi fatto maturare sicuramente Gamba e anche Pol Bodetto, anche se con lui ho avuto il piacere di giocarci ben poco!!!

E: Fammi il quintetto ideale delle tue stagioni trevigliesi... Spiegando magari le motivazioni!

D.R: Guarino, Reati, Baldassarre, Gamba, Rossi
Motivazioni non ne do; penso sia chiaro che questo quintetto, visto anche i traguardi raggiunti da ognuno, possa per me essere definito il più forte.

E: L'estate scorsa arriva la chiamata di Varese.. Il tuo approdo in una piazza storica come l'hai vissuto inizialmente? Lo vedevi come un punto di arrivo e più come un punto di inizio...

D.R: Chiaramente come un punto di partenza; vedevo azzerato tutto quello che avevo fatto in B1 e avevo voglia di cercare di dimostrare qualcosa anche nel massimo campionato e quando mi è stata data la possibilità penso anche di averlo fatto.


E: Minutaggi alterni da parte dello staff con a capo Recalcati. Come è stato il rapporto con coach Charly? Hai alternato prestazioni super come quella con Biella (high score con 12pt) e altre di importanza capitale in difesa (con Siena su Rakocevic..). In attacco prettamente tiratore, hai sofferto un pò il fatto di esser etichettato come specialista?

D.R: Assolutamente no; è ormai chiaro che in serie A ci arrivi e giochi se sei in grado di fare una cosa e farla bene, nessuno ti chiede di saper fare un po' tutto, ognuno ha il suo compito.
Per quanto mi riguarda essere al mio primo anno, venendo da un campionato di due categorie sotto ed essendo il giocatore più giovane della squadra, penso di non aver fatto cosi male...

E: Due giocatori nella tua esperienza varesina, un tuo compagno di squadra e un avversario! Spiegaci la motivazione e magari qualche chicca avvenuta dentro e fuori dal campo..

D.R: Compagno di squadra dico Rok Stipčević; ci sentiamo molto spesso, eravamo vicino in spogliatoio e in camera assieme in trasferta, mi ha insegnato tanto.
Avversario ti dico Igor Rakočević perché ho dovuto marcarlo in campionato; a fine partita mentre salutava Diego Fajardo (mio compagno di squadra) ha chiesto chi fossi perché aveva visto poca gente difendere in quel modo......
In effetti aveva fatto poco o niente quella partita:):)...

E: Quando la conferma pareva certa, qualcosa non è andato.. Il cambio di panchina quanto influito sulla tua partenza? Poi, fra tutte le offerte pervenute, perchè non accettare un altra sfida (Serie A o Legadue) e tornare a Treviglio?: Quando la conferma pareva certa, qualcosa non è andato.. Il cambio di panchina quanto influito sulla tua partenza? Poi, fra tutte le offerte pervenute, perchè non accettare un altra sfida (Serie A o Legadue) e tornare a Treviglio?

D.R: Penso di non essere in questo momento un giocatore della Pallacanestro Varese non tanto per il cambio di panchina, quanto per il volere della società.
E' vero avrei potuto giocare in A2 quest'anno; 2/3 squadre mi avevano cercato insistentemente, ma ho scelto di tornare a Treviglio, di tornare a "casa" perché penso che prima di tutto bisogna essere sereni e a posto con se stessi per poi dare il meglio, e in estate scelsi di tornare a Treviglio perché ero certo che in questo modo avrei ritrovato un po di serenità.
Avevo voglia di rimettermi in gioco, di essere un pò un punto di riferimento per i miei compagni e di affrontare un campionato da protagonista pur sapendo che avrei incontrato 1000 difficoltà.

E: In futuro, vorresti riprovarci? Quale prospettiva potresti avere in un categoria intermedia come Lagadue?

D.R: Per quanto riguarda la serie A, se capiterà l'occasione di sicuro ci riproverò, dovrà però essere il posto giusto per me e per la mia crescita.
La Legadue non lo vedo come un campionato difficile, penso di poter essere un giocatore importante anche in quel campionato, ma come me anche tanti altri ragazzi che giocano in B1 potrebbero tranquillamente giocare anche in A2.

E: Arriviamo a questa stagione... Inizio lanciato con la spina dorsale Ferrarese-Reati-Perego a dettar legge! Poi questi 5 stop consecutivi e la pausa che arriva certamente nel momento ideale! Cosa c'è che prima andava e che ora si è inceppato? Molto certamente dettato anche da un calendario...

D.R: Nelle prime partite abbiamo affrontato squadre sicuramente non di prima fascia ma comunque le partite devi vincerle lo stesso e vincerne 7 in fila non è facile indipendentemente da chi incontri.
Gli avversari nelle partite successive ci hanno limitato in tante cose e abbiamo fatto molta fatica a imporre il nostro gioco e bisogna anche dire che il livello degli avversari era sicuramente salito.
Siamo stati anche sfortunati, 3 delle 5 partite perse, le abbiamo perse per 3 punti.
Ora con l'arrivo di un nuovo giocatore penso che abbiamo sistemato alcuni dei nostri problemi, altri li risolveremo con il lavoro.

E: Hai un rapporto importante con la tifoseria e in veste di capitano ti sei sempre preso le responsabilità! Cosa vuoi promettere ai vostri tifosi per questa annata? Qualcuno vociferava la Legadue, cosa manca per far si che questo sogno possa divenire realtà?

D.R: Ai tifosi dico che questa squadra sta dando e darà sempre il massimo per cercare di raggiungere gli obbiettivi prefissati ad inizio stagione; penso che i playoff siano alla nostra portata e anche se ad inizio anno nessuno ci pensava, abbiamo dimostrato sul campo che quello che dicevo ad inizio anno, non era poi cosi folle.
Prima cerchiamo di arrivare nelle prime 4, ai playoff; poi nel caso parleremo di sogno Legadue.

E: Chiudiamo... Ti chiediamo un ricordo del Raffa, mio collega e coideatore di questo Blog!

D.R: Raffa l'ho avuto per 3 anni come vice-allenatore, con lui ho condiviso tanto!!!
Ricordo che aveva sempre la risposta pronta a qualsiasi cosa, e spesso questa coincideva con una battuta...
L'anno scorso nel primo mese che ero a Varese un paio di volte ci siamo sentiti su Facebook e nonostante tutto quello che stava succedendo, ricordo che aveva voglia di scherzare....Un saluto a tutti i lettori!!

ERREBI

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