sabato 7 agosto 2010

DA BASKETNET:INTERVISTA A STEFANO VANONCINI



Vanoncini: «Sigma, obiettivo i playoff»


Gli hanno "appioppato" una spiccata somiglianza con Rafa Benitez che chi non è interista fatica a vedere. Di certo, Stefano Vanoncini è un interlocutore disponibile e attento, che anche nella discussione dà mostra delle doti di competenza e passione che ne faranno certamente una componente importantissima nei successi (sperati) del Barcellona di quest'anno.


Strappato per qualche minuto a un "vertice" di mercato con Cesare Pancotto e Sandro Santoro nella sede di via Roma durante un blitz in Sicilia durato poco più di ventiquattr'ore, l'assistant-coach-più-di-un-assi-stant-coach affronta i temi più "caldi" dell'estate giallorossa.


Sei alla prima visita che impressione ti sei fatto dell'entourage e dell'ambiente?


"Vedo grandissimo entusiasmo, c'è tanta voglia di fare bene come è giusto che sia in una neopromossa che allo stesso tempo ha programmi ambiziosi. E noi siamo alimentati da quest'entusiasmo e allo stesso tempo dobbiamo saperlo alimentare a nostra volta, in una sorta di circolo virtuoso che è importante si crei da subito a Barcellona".


Ha sorpreso molto la tua decisione di tornare a fare l'assistente dopo una stagione da capo allenatore a Jesi, ma soprattutto di farlo in LegaDue dopo la lunga e felice esperienza in massima serie a Montegranaro.


"Proprio a Montegranaro, sia con Pillastrini che soprattutto con Finelli, ho avuto invece la possibilità di apprezzare il lavoro di staff fatto ai massimi livelli, e quando Pancotto, l'allenatore più esperto del basket italiano, mi ha chiesto di lavorare in sinergia qui, mi ha subito attirato l'idea di ricreare una situazione di quel tipo. Senza contare che c'è un progetto del quale si parla bene e del quale è bello far parte".


A differenza proprio di Pancotto, che da undici anni non scendeva in LegaDue, tu hai un'esperienza recente in seconda serie avendovi allenato nella scorsa stagione. La sensazione è che stia nascendo un campionato più forte rispetto a quello.


"È vero, molte squadre sono più competitive. Si pensava che l'introduzione della wild card sarebbe stata "castrante", invece, la mancanza di promozioni dirette e l'importanza dei playoff hanno rimescolato le carte, dando a tutti la chance di puntare a quest'obiettivo e poi, una volta ai playoff, di provare a vincere il campionato. E così, il livello generale si è appiattito verso l'alto".


E quale sarà l'obiettivo di Barcellona in questa, chiamiamola così, LegaUnoeMezzo?


"Barcellona ha l'obiettivo di cavalcare l'entusiasmo che si è creato, cercando di far bene dall'inizio, di essere brillanti e competitivi e sì, raggiungere i playoff per poi giocarsela".


Per centrare un simile risultato, sul mercato si è puntato tutto sull'atipicità.


"Mah, se guardiamo con attenzione mi pare che i "quattro" veri in LegaDue siano pochi. Noi siamo partiti da Hicks e quindi abbiamo costruito la squadra per integrarci con le sue caratteristiche, quindi con giocatori capaci di allargare il campo, che tagliano bene e che instillano nella difesa il dubbio su chi marcare fuori o dentro. Poi abbiamo scelto giocatori entusiasti: Ghiacci (che sarà certamente firmato nei prossimi giorni: le visite mediche sono andate bene, ndr) secondo me in un ambiente come Barcellona può rendere tantissimo, così come Tsiakos che consideriamo davvero forte, uno "tosto", che si sbatte e che venendo dal campionato greco non soffrirà certamente i campi 'caldi'."

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