domenica 25 luglio 2010

LA CROAZIA CI BATTE :BENE I DUE NBA



Basket: amichevole Croazia-Italia 89-72
Migliora azzurri Bargnani con 28 punti e Belinelli con 23


POREC (CROAZIA), 24 LUG - L'Italia del basket perde la prima delle due gare amichevoli con la Croazia 89-72. Migliori marcatori dell'Italia sono stati i due azzurri che giocano nella Nba: Bargnani (28 punti) e Belinelli (23).


"Decisamente è stato il test più duro di quelli fin qui affrontati. Sicuramente è stato un buon allenamento - conferma Pianigiani - abbiamo giocato con giocatori superiori a noi per talento, per fisico e per esperienza. Inoltre eravamo al rientro di Angelo Gigli, che per tutta la settimana ha fatto allenamento differenziato, e senza Iacopo Giachetti che è fermo per un trauma muscolare da impatto occorso nell'ultimo allenamento in Italia. È stata una prova dura, ma importante. Il divario è nato alla fine del secondo quarto quanto abbiamo fatto degli errori evitabili. Siamo riusciti a ritornare fino a meno due nel terzo quarto. Nel finale ci siamo spenti, segno che dobbiamo lavorare sulla continuità". Bargnani e Belinelli sono stati gli artefici del recupero, ma anche gli unici realizzatori o quasi degli ultimi due quarti: "È vero, ma lì eravamo in affanno per recuperare e quindi abbiamo scelto soluzioni corte - conferma Pianigiani - è un altro aspetto su cui lavorare. Dobbiamo rimanere di più in partita, distribuendo così le responsabilità su tutti".
PER GLI AZZURRI :UMILTA' E LEZIONE TATTICA DA DAN PETERSON
E' convincente l'approccio di Simone Pianigiani in queste prime settimane sulla panchina dell'Italia : lavoro duro, squadra cattiva e grande umiltà.

Il tecnico di Siena il giorno del suo insediamento aveva dichiarato di essere aperto al confronto con chiunque potesse dare qualcosa alla squadra per migliorare ed è passato rapidamente dalle parole ai fatti; nella sua rubrica settimanale sulla Gazzetta dello Sport di oggi, Dan Peterson racconta la sua visita alla Nazionale, "sono in Italia dal 1973 ma questa è la prima volta che mi è stato chiesto di dare una mano alla Nazionale".
Oggetto della visita e della lezione la difesa 1-3-1, mortifero marchio di fabbrica delle vittorie di Peterson al timone di Milano.
Questa Nazionale non regge probabilmente il confronto dal punto di vista con quell'Olimpia Milano ma fisicamente il tratto comune è quello della Banda Bassotti (ancor più ora che si è perso Cusin per una fascite plantare) che deve lavorare sodo per sopperire alla mancanza di centimetri e chilogrammi.
Peterson, grande lettore di gruppi e grandissimo motivatore, è pronto a scommettere che questo gruppo "saprà sputare sangue". E questo sarebbe già un bel passo avanti rispetto alle apatiche uscite dell'ultima stagione.

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