
Nel giorno dell’Epifania la Co.Mark ha trovato un pacco regalo rimasto sotto l’albero natalizio. A confezionarlo ci ha pensato la Edilcost Osimo, giunta in terra lombarda con i cerotti in fronte per le assenze di Rossi e Pozzi, ma con uno spirito da battaglia invidiabile. Purtroppo per i marchigiani e per fortuna nostra (di Treviglio) lo show messo in campo dal duo Vitale-Barsanti (55 punti realizzati dei 77 di Osimo) non sono bastati agli ospiti per violare il parquet del PalaFacchetti; l’harakiri finale, con palla persa maldestramente dal giovane David ha spianato la strada al contropiede orchestrato da Demartini e concluso in sottomano da Minessi che ha ridato fiato ad una platea gelata, oltre che dalle rigide temperature della pianura padana, anche dallo scellerato quarto periodo della squadra di coach Simone Morandi. Quando la partita sembrava imboccare la via della comoda vittoria ecco che la Co.Mark ha iniziato a infarcire di errori e forzature il suo attacco (chiudendo con un poco onorevole 10/40 da due); Osimo non avendo nulla da perdere… è quasi riuscita a vincere. Dal –13, massimo vantaggio biancoblu al 23’, mattoncino dopo mattoncino i marchigiani hanno risalito la china, trascinati dai “soliti” due indomabili Vitale e Barsanti.

Si è visto in campo con più continuità Milani, schierato in regìa per dar fiato a Demartini, e la sua prova è stata sufficiente, ma non più. Moruzzi non è stato il “man on fire” del finale di 2009, ma ha difeso con grinta e realizzato i liberi quando servivano punti come acqua nel deserto. La nota più stonata della serata è stata sicuramente la prestazione di un De Min apparso involuto rispetto alle ultime uscite di campionato. Che l’airone ex Siena abbia pagato più di tutti la pausa e necessiti di un po’ di tempo per carburare? Ce lo auguriamo, anzi, ne siamo certi perché la cifra tecnica del giocatore è indiscutibile.

Quali sono allora i mali della Co.Mark? Cosa porta una squadra in netto controllo di una gara a farsi rimontare sino a rischiare, come in questo caso, o subire, come successo con Brescia e Castelletto, un’amara sconfitta?
La palla, sull’argomento, passa indubbiamente a coach Morandi. Spetterà a lui e al suo staff trovare il bandolo della matassa… e dirimerla, sia che si tratti di problema tecnico, risolvibile con il lavoro in palestra, sia che si tratti di black out mentale, rogna più difficile da snidare e scacciare per chi di lavoro fa l’allenatore e non lo psicologo.
Il tempo a disposizione della Co.Mark, purtroppo, è tiranno. Domenica si torna in campo a novantasei ore dal match contro Osimo. Treviglio è attesa in Emilia dalla Siram Fidenza dell’ex Patrick Nanut, caduta 103-60 sul campo di Riva del Garda e, in classifica, mestamente penultima con 8 punti. Al palasport di via Togliatti Treviglio è sempre uscita con i due punti, lo dicono le statistiche delle ultime stagioni in B1. Per vincere, questa volta, basterà la cabala?
STEFANO RIVOLTELLA .
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