FORTITUDO BOLOGNA:
Sacrati non salda il debito. Delbono prepara sei milioni
Le Ultime ore della Fortitudo sono sempre più frenetiche, ma pure inconcludenti. Gilberto Sacrati ha annunciato ieri d´avere spedito la richiesta fideiussione di 950 mila euro, ma Comune e Credito Sportivo hanno rigettato la lettera e il modulo in bianco fatti pervenire dal patron biancoblù. E´ sempre più probabile che toccherà al Comune tappare, con soldi pubblici, il buco di 6 milioni del mutuo sui lavori al PalaDozza.Un modulo in bianco. Sarebbe questa la "fideiussione" da 950 mila euro inviata al Comune e al Credito Sportivo da Gilberto Sacrati. Neanche ieri il patron della Fortitudo ha pagato la sua rata del mutuo (circa 800 mila euro) sul PalaDozza. E Palazzo D´Accursio sembra sempre più rassegnato all´inevitabile: saldare con soldi pubblici i 6 milioni di debito dell´Aquila col Credito Sportivo per la ristrutturazione dell´impianto. E poi fare ingiunzione di fallimento alla Fortitudo.In teoria Sacrati ha tempo ancora fino alla mezzanotte di oggi per aprire il portafogli o trovare garanzie, ma di speranze ne restano poche. «In data odierna abbiamo presentato al Credito Sportivo una fideiussione di un importo pari a 950 mila euro, superiore alle rate a oggi dovute» ha fatto sapere Sacrati, ieri pomeriggio, in una nota. Di più, il patron ha anche rilanciato, dichiarando di aver fatto una «perizia» sul PalaDozza, e dicendosi disponibile a discutere al più presto col Comune «ogni ulteriore possibilità di gestione e/o acquisto del PalaDozza, sicuramente più conveniente rispetto allo status quo».Ma il sospiro di sollievo è durato poco. Il Credito Sportivo ha infatti fissato paletti precisi per accettare la fideiussione: dev´essere bancaria, e fatta con una banca "sicura", scelta da un elenco ristretto. Cosicchè, ricorsa stavolta alla finanziaria Ucf, sono riaffiorati gli spettri di metà luglio, quando la federbasket respinse alla Effe una fideiussione assicurativa e l´escluse dalla LegaDue.Il club biancoblù mette dunque sul sito di aver eseguito, e qui parte il tam tam di telefonate tra il direttore generale del Credito Sportivo Maria Lucia Candida e l´assessore allo Sport Maurizio Degli Esposti. E alla fine è quest´ultimo a parlare: «Ho personalmente compiuto una verifica e il Credito sportivo alle 18,30 non aveva ricevuto nessuna fideiussione. Solo una lettera di Sacrati con allegato un modulo in bianco. Vi si dice che domani (oggi, ndr) verrà inviata la fideiussione. Se ciò non avviene saremo costretti a saldare il Cs, con grande rammarico, perché pagheremmo il debito di una società con soldi pubblici. E´ un enorme dispiacere anche perché la legge ci costringerà a rivalerci sulla Fortitudo». Il fine partita è minacciato per stanotte.
Le Ultime ore della Fortitudo sono sempre più frenetiche, ma pure inconcludenti. Gilberto Sacrati ha annunciato ieri d´avere spedito la richiesta fideiussione di 950 mila euro, ma Comune e Credito Sportivo hanno rigettato la lettera e il modulo in bianco fatti pervenire dal patron biancoblù. E´ sempre più probabile che toccherà al Comune tappare, con soldi pubblici, il buco di 6 milioni del mutuo sui lavori al PalaDozza.Un modulo in bianco. Sarebbe questa la "fideiussione" da 950 mila euro inviata al Comune e al Credito Sportivo da Gilberto Sacrati. Neanche ieri il patron della Fortitudo ha pagato la sua rata del mutuo (circa 800 mila euro) sul PalaDozza. E Palazzo D´Accursio sembra sempre più rassegnato all´inevitabile: saldare con soldi pubblici i 6 milioni di debito dell´Aquila col Credito Sportivo per la ristrutturazione dell´impianto. E poi fare ingiunzione di fallimento alla Fortitudo.In teoria Sacrati ha tempo ancora fino alla mezzanotte di oggi per aprire il portafogli o trovare garanzie, ma di speranze ne restano poche. «In data odierna abbiamo presentato al Credito Sportivo una fideiussione di un importo pari a 950 mila euro, superiore alle rate a oggi dovute» ha fatto sapere Sacrati, ieri pomeriggio, in una nota. Di più, il patron ha anche rilanciato, dichiarando di aver fatto una «perizia» sul PalaDozza, e dicendosi disponibile a discutere al più presto col Comune «ogni ulteriore possibilità di gestione e/o acquisto del PalaDozza, sicuramente più conveniente rispetto allo status quo».Ma il sospiro di sollievo è durato poco. Il Credito Sportivo ha infatti fissato paletti precisi per accettare la fideiussione: dev´essere bancaria, e fatta con una banca "sicura", scelta da un elenco ristretto. Cosicchè, ricorsa stavolta alla finanziaria Ucf, sono riaffiorati gli spettri di metà luglio, quando la federbasket respinse alla Effe una fideiussione assicurativa e l´escluse dalla LegaDue.Il club biancoblù mette dunque sul sito di aver eseguito, e qui parte il tam tam di telefonate tra il direttore generale del Credito Sportivo Maria Lucia Candida e l´assessore allo Sport Maurizio Degli Esposti. E alla fine è quest´ultimo a parlare: «Ho personalmente compiuto una verifica e il Credito sportivo alle 18,30 non aveva ricevuto nessuna fideiussione. Solo una lettera di Sacrati con allegato un modulo in bianco. Vi si dice che domani (oggi, ndr) verrà inviata la fideiussione. Se ciò non avviene saremo costretti a saldare il Cs, con grande rammarico, perché pagheremmo il debito di una società con soldi pubblici. E´ un enorme dispiacere anche perché la legge ci costringerà a rivalerci sulla Fortitudo». Il fine partita è minacciato per stanotte.
In relazione alla situazione del mutuo del PalaDozza, parla il Presidente della Fortitudo Gilberto Sacrati: “Abbiamo fatto eseguire un perizia tecnico-valutativa sul PalaDozza, dalla quale sono usciti degli elementi che sentiamo la necessità di approfondire con i responsabili tecnici del Comune, che oltretutto sono i medesimi di quando venne firmata la Convenzione. In relazione alla scadenza di pagamento, in data odierna abbiamo presentato al Credito Sportivo una fidejussione di importo pari a 950.000 euro, ovvero superiore alle rate ad oggi dovute. Vogliamo però risolvere il problema una volta per tutte, per evitare il protrarsi di questa situazione che non giova a nessuno. Chiediamo pertanto di poter proseguire immediatamente il dialogo col Comune, in base alla perizia tecnico-valutativa da noi eseguita e ad un eventuale accertamento tecnico preventivo ulteriore, da effettuarsi nelle sedi opportune, dichiarandoci disponibili a discutere ogni ulteriore possibilità di gestione e/o acquisto del PalaDozza, sicuramente più conveniente rispetto al mantenimento dello status quo”.
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