(QUASI) COLPO AL PALADOZZA: LA CO.MARK METTE I BRIVIDI ALL’AQUILA FORTITUDO
Alzi la mano chi a pochi minuti dalla sirena finale si sarebbe mai sognato di essere a pieno contatto (-2) con la corazzata Fortitudo, obbligata da censo e blasone a tornare quanto prima in LegaDue. La sensazione, bellissima, di aver messo paura ai 4000 spettatori del PalaDozza di Bologna resterà un ricordo indelebile di questo campionato.
Alzi la mano chi a pochi minuti dalla sirena finale si sarebbe mai sognato di essere a pieno contatto (-2) con la corazzata Fortitudo, obbligata da censo e blasone a tornare quanto prima in LegaDue. La sensazione, bellissima, di aver messo paura ai 4000 spettatori del PalaDozza di Bologna resterà un ricordo indelebile di questo campionato.
La Co.Mark Treviglio ha avuto in mano la palla del possibile pareggio se non addirittura dell’insperato vantaggio che, se messa nella retina avversaria, avrebbe potuto cambiare le sorti di una partita già scritta… prima ancora di giocare. Per trentotto minuti circa, fatta salva la partenza garibaldina del quintetto di coach Simone Morandi (inaspettatamente schierato con il veterano Degli Agosti a battagliare sotto canestro con Cittadini, centro della Nazionale) i padroni di casa hanno suonato lo spartito preparato in settimana. Al comando nel punteggio, in controllo del gioco e della partita, al cospetto di una Treviglio, però, dal carattere giusto. Combattiva quasi come la vorrebbe il suo allenatore e votata a non concedere troppo allo spettacolo degli avversari, abili a sfruttare al meglio le individualità da serie… A.
Punite regolarmente le imperfezioni difensive dei biancoblu bergamaschi con le conclusioni pesanti di Muro, Malaventura e Lamma, dall’altra parte del campo De Min e Reati hanno tenuto in linea di galleggiamento la Co.Mark che ci ha messo un po’ per prendere le misure ai biancoblu di coach Finelli. Il vantaggio Fortitudo non si è mai ampliato sopra i 16 punti e quando nel quarto finale il “Davide” Treviglio ha tirato fuori gli artigli… il “Golia” bolognese ha tremato, per un attimo ma ha tremato. Sarebbe stato un colpo da titoli a otto colonne, strappare due punti alla prima della classe che di classe ne ha da vendere. Non è stato così perché quando Treviglio si è fatto sotto pericolosamente il “braccino” è venuto proprio a chi da perdere non aveva proprio nulla. Il meccanismo si è inceppato, coach Finelli ha tirato fuori dalla panchina i “pezzi da novanta” per mettere in ghiaccio la terza vittoria in tre gare e alla Co.Mark non sono rimasti che gli applausi dei suoi fedelissimi “Rangers” e un pizzico di amarezza per aver avuto il colpo in canna per stendere il gigante e averlo… ciccato sul più bello.
Note positive nel carattere con cui la squadra ha tenuto il campo al cospetto della Fortitudo; da rivedere, o meglio, da migliorare, la gestione dei possessi (troppe le 21 palle perse soprattutto con formazioni di alto lignaggio) e il fatturato a rimbalzo: concedere palloni agli avversari, soprattutto in attacco, significa subire sempre un secondo possesso pericolosissimo. In una serata in cui il pivot titolare, Zanella, è stato in campo solo 4 minuti il campanello d’allarme deve suonare in casa trevigliese. Poco incisivo in attacco, a fronte di un lavoro oscuro ma prezioso in difesa, Moruzzi; tanta panchina per il vice Demartini, Milani; tanto spazio per Da Ros che, forse, da ex virtussino ha “sentito” troppo il derby con la Fortitudo… da rivedere. Bene a metà l’apporto dell’esperto Minessi, abile ad aprire le danze per la Co.Mark in avvio di partita, meno nel gestire i possessi decisivi nei minuti finali. Molto positivo l’impatto difensivo del giovane Planezio, uscito dalla panca per far rifiatare Minessi.
Alla fine ha vinto la Fortitudo, ma la Co.Mark non ha sfigurato e il rammarico si fa ancora più grande perché sarebbe bastato davvero poco di più, un pizzico di precisione al tiro e qualche sbavatura in meno in difesa, per mettere a segno il colpaccio della domenica, il risultato a sorpresa in schedina che avrebbe fatto davvero saltare tutti i pronostici della vigilia.
Alla fine ha vinto la Fortitudo, ma la Co.Mark non ha sfigurato e il rammarico si fa ancora più grande perché sarebbe bastato davvero poco di più, un pizzico di precisione al tiro e qualche sbavatura in meno in difesa, per mettere a segno il colpaccio della domenica, il risultato a sorpresa in schedina che avrebbe fatto davvero saltare tutti i pronostici della vigilia.
(STEFANO RIVOLTELLA)
BOLOGNA: Cittadini 17, Malaventura 9, Quaglia, Muro 6, Gigena 18, Sorrentino 8 Lamma 6, Montano, Bastone, Genovese 8.
TREVIGLIO: Demartini 2, Reati 16, Minessi 10, Degli Agosti, Zanella, Da Ros 6, Moruzzi 4, Milani 4, Planezio 2, De Min 21.
Statistiche – Bologna: 19/28 da 2, 7/21 da 3, 13/19 ai liberi; 33 rimbalzi (24 dif., 9 off.); 22 palle recuperate, 24 perse; 15 assist. Treviglio: 14/30 da 2, 8/29 da 3, 13/14 ai liberi; 28 rimbalzi (15 dif., 13 off.); 24 palle recuperate, 21 perse; 9 assist.
(25-18, 20-12, 19-21, 8-14)
BOLOGNA: Cittadini 17, Malaventura 9, Quaglia, Muro 6, Gigena 18, Sorrentino 8 Lamma 6, Montano, Bastone, Genovese 8.
TREVIGLIO: Demartini 2, Reati 16, Minessi 10, Degli Agosti, Zanella, Da Ros 6, Moruzzi 4, Milani 4, Planezio 2, De Min 21.
Statistiche – Bologna: 19/28 da 2, 7/21 da 3, 13/19 ai liberi; 33 rimbalzi (24 dif., 9 off.); 22 palle recuperate, 24 perse; 15 assist. Treviglio: 14/30 da 2, 8/29 da 3, 13/14 ai liberi; 28 rimbalzi (15 dif., 13 off.); 24 palle recuperate, 21 perse; 9 assist.
una foto storica che celebra una delle tante vittorie Fortitudo , a sinistra
si riconosce l'ex allenatore di Treviglio ,Gugliemo Roggiani .. )
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