martedì 2 dicembre 2014

MY BASKET: PRIMO SQUILLO DI FLACCADORI!



NON SOLO MUSSINI: PRIMO SQUILLO DI FLACCADORI, ALTRO GIOIELLINO AZZURRO CLASSE ’96

by Gabriele Galluccio / 0 Comments / Array View / 1 dicembre 2014

In questo inizio di stagione si è tanto parlato, giustamente, di Federico Mussini ed il ruolo importante che ha svolto in diverse vittorie di Reggio Emilia. Ma non dimentichiamoci che ci sono altri giovani talenti italiani con tanta voglia di emergere e di dimostrare di meritare già spazio nel massimo campionato italiano. E’ questo il caso di Diego Flaccadori, uno dei giocatori classe ’96 più promettenti a livello europeo, che è reduce da un grande torneo con la Nazionale Under 18, tra le cui fila si è messo in evidenza proprio in coppia con Mussini.

In estate Trento ha deciso di fare un investimento importante per assicurarselo, facendogli firmare un contratto di cinque anni. Fino a questo momento, coach Buscaglia non ha avuto fretta di gettarlo nella mischia: è giusto iniziare a fargli prendere le misure con una nuova realtà confrontandosi innanzitutto con i compagni durante la settimana, e poi in partita con qualche minuto ogni tanto. D’altronde è la stessa cosa che ha fatto anche Menetti, prima di lanciare definitivamente Mussini. Personalmente, ritengo che l’allenatore conti tantissimo nello sviluppo e nell’esplosione di questi talenti: innanzitutto ci vuole il coraggio di farli giocare, magari anche in partite non semplici, e poi è necessaria la pazienza e la serenità nei confronti di ragazzi che, per quanto possano essere bravi, devono anche poter commettere degli errori per poter crescere.

Per la verità, Flaccadori di errori ne ha fatti ben pochi nell’ultimo incontro, anzi è stato uno dei migliori della sua squadra. Dopo aver visto il campo solo per qualche scorcio di partita, domenica pomeriggio al PalaDelMauro Buscaglia ha deciso di dargli fiducia per provare un po’ a smuovere una situazione piuttosto critica per Trento, che al termine del primo quarto si trovava sotto 20-9 con 4/16 dal campo e 6 palle perse, frutto di un atteggiamento troppo passivo e morbido. Diego ha impattato ottimamente l’incontro, mandando a bersaglio entrambe le conclusioni tentate, recuperando due palloni e servendo anche un bell’assist per la schiacciata di Owens, prima di lasciare il campo per Mitchell.

Il talento bergamasco è poi rientrato a circa 3’ dalla fine del terzo quarto, con l’Aquila Basket alle corde che dava l’impressione di essere pronta ad andare al tappeto. Il suo ingresso è coinciso con il miglior momento della squadra, che è riuscita a rimontare dal -17 fino al -8, e allora Buscaglia ha deciso di non levarlo più dal campo: Flaccadori ha quindi giocato l’intero ultimo quarto e non ha assolutamente sfigurato né in attacco, dove ha mostrato di avere diverse soluzioni nel suo bagaglio, né in difesa, dove ha retto bene il confronto con Adrian Banks, non proprio l’ultimo arrivato. L’unico rammarico della sua partita è quella tripla con ancora 4’ da giocare che se fosse entrata, sarebbe valsa il -5 e avrebbe riacceso le speranze di vittoria di Trento. La quale alla fine ha ceduto per 84-72, ma può rallegrarsi per la bella prova di Flaccadori, il migliore insieme a Mitchell e Pascolo: il 18enne bergamasco ha messo a referto 10 punti (4/4 da due, 0/3 da tre, 2/2 dalla lunetta), 3 rimbalzi, 2 recuperi, 1 assist e 12 di valutazione in 20’, e tra l’altro è stato l’unico, insieme a Sanders, con un minutaggio di almeno 20’ a non far registrare un plus/minus negativo.

Nel post-partita coach Buscaglia lo ha giustamente elogiato: “La sua è stata una prestazione super, l’ho tenuto in campo perché ha giocato molto bene. Ha trovato minuti, ha giocato i suoi palloni e ha superato vari step. Sia lui che Mussini saranno importanti per il futuro. Tra l’altro Diego ha marcato Banks e Gaines, non c’era occasione migliore per farsi le ossa, ha retto bene”. Per concludere, mi permetto un paio di osservazioni personali: il fatto che Flaccadori abbia grandi qualità è inconfutabile, ma ciò che più mi ha colpito è la personalità con cui ha giocato, non mostrandosi affatto intimorito dall’essere su un campo difficile contro giocatori di un certo livello. Si è reso protagonista di ottime giocate, non è stato appariscente ma molto utile alla sua squadra. La prestazione di domenica potrebbe essere il punto di partenza per il futuro prossimo, non stupitevi se questo ragazzo dovesse già nelle prossime partite trovare un minutaggio più costante.

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