dal sito di Torre
PROMOZIONE: SALVEZZA RAGGIUNTA
COVO - LA TORRE BASKET 57-62 (9-6, 27-18, 49-42)
COVO: Berni 8, Colombo 6, Ratti 8, Martinelli 3, Ulivieri L. 18, Strazzulla, Moioli 4, Luinetti, Acetti 6, Chiapparini, Ulivieri M. 4. All. Tocanne
LA TORRE: Cavagnis, Zibetti 5, Beretta, Bergamaschi 6, Ubiali 11, Zangheri 2, Eritale 5, Limonta, Tinelli 11, Riva 12, Celeste, Spinelli 11. All. Mostosi
Arbitri: Elitropi, Merisio
Probabilmente è il destino di alcune squadre quello di gioire solo dopo aver sofferto, lottato e intravisto il baratro... Un destino che passa attraverso la doppia gara dei playout che chiude questa annata targata La Torre Basket. Una stagione intensa, consumata a ritmi intensi e alterni, fiumi di parole, canestri e sofferenze ma con il lieto fine.
Si comincia una calda sera di fine agosto, con molte novità e qualche volto nuovo. La Torre si ritrova agli ordini di Coach Mostosi dopo un estate trascorsa nel l´intenzione di allestire una squadra competitiva, capace di lottare per traguardi più ambiziosi. Riva, Castelletti e Ubialisono solo alcune delle novità presenti nel roster che incomincia l´annata con entusiasmo e concentrazione.
Ottobre coincide con lo Starting del campionato che regala il primo stop contro Treviglio, una delle corazzate del campionato. La prima impresa viene firmata a Bottanuco, in casa di Signorelli e co, e bissata la settimana successiva contro Cologno. Le vittorie ottenute a Pedrengo eAlmenno servono a rimpolpare un bottino straordinario, ma il miglior passo della stagione si concretizza contro San Pellegrino, annichilito dalle triple di Tinelli, Eritale e Spinelli. La Torre corre spedita verso le prime posizioni del campionato e la sconfitta inattesa contro Green Team non scalfisce la forza di un team che prima di Natale supera Scanzo, giungendo alla pausa lunga sul gradino basso del podio. L´appagamento per un annata straordinaria e la paura di credere al proprio sogno rischia di far deragliare il progetto biancorosso, che dopo il giro di boa di Natale regala solo lacrime, delusioni e sconfitte. Lo stop di Sebino, con un passivo di venti punti, inanella un trand negativo che compromette l´ottima classifica. Treviglio, Bottanuco, Almenno banchettano contro la formazione di Mostosi, che assomiglia al gemello cattivo ammirato nei precedenti incontri. Le vittorie di Cologno e Pedrengo sono una fiammata in un deserto di sconfitte e delusioni che rivelano anche un gioco meccanico e sconnesso. Il finale di stagione che rischia di diventare decisivo in un contesto incerto con diversi team racchiusi in pochi punti rappresenta la punta desolante di un movimento in affanno. Lo stop di Scanzo, celebrato in un suicidio personale degli uomini di Mostosi, e la batosta di Sebino condannato i biancorossi ai play out per il terzo anno di fila. Dopo Sebino e Brembate sarà Covo a decidere il destino dei ragazzi di Zangheri.
I playout, con il fattore campo a favore, sono parte differente della stagione, un capitolo straordinario in cui i fantasmi del passato si mescolano al riscatto per un annata compromessa sul più bello. La Torre, nel momento più difficile dell´annata, ritrova lo smalto ormai perduto e timbra due gare che regalano l´ennesima salvezza. Due vittorie differenti nelle sfumature, ma unite nel dolce gusto del finale. Gara uno rappresenta un capolavoro di tattica e concentrazione, con La Torre che scappa fin dalle prime battute, e controlla il match per il resto dell´incontro. Tinellie Castelletti tramortiscono Covo a suon di triple, ma l´ex Seriana è costretto, poi, ad alzare bandiera bianca. Gara due racchiude l´essenza della pallacanestro, con i biancorossi spenti, avulsi e irriconoscibili. Per oltre 38 minuti inseguono i padroni di casa che scappano a più dieci, e quando il pareggio si premessa all´orizzonte, La Torre ritrova il coraggio di ribaltare il match. Riva e Ubiali si caricano la squadra sulle spalle, e la tripla di Zibetti, che chiude la sfida, vale molto più di una stagione.
Nelle vittorie e nei drammi si nasconde una squadra intera... unita e svagata, coraggiosa e divertente. I suoi componenti raccontano storie diverse e caratteri differenti ma sono legati da una passione forte e vera. Nei successi e nelle sconfitte stagionali troviamo la personalità dei nostri ragazzi.. Dal talento di Zibetti, Eritale, Tinelli e Ubiali all´esperienza di Riva, Castelletti e Moretti utilissimo nella prima parte di stagione ma costretto a lasciarci per motivi di lavoro... Dalla passione di Cavagnis, Zangheri, Beretta e Celeste allo spessore di Bergamaschi, Spinelli, Limonta e Bonaldi.. Il tutto a formare un cocktail esplosivo e unico che trova il suo equilibro anche al di fuori del parquette di gioco. E poi c´è la società, la macchina invisibile che si cela dietro i successi e le sfide della squadra. Coach Mostosi ha trasmesso la sua innata grinta ben oltre le trentadue partite stagionali e anche il Presidente Zangheri ha mostrato la sua naturale passione. Registi, attori e comparse impegnate a dar vita a un traguardo, che sebbene modesto rappresenta un ulteriore passo nel libro della nostra società.
@ 7 Greg Bonaldi
COVO: Berni 8, Colombo 6, Ratti 8, Martinelli 3, Ulivieri L. 18, Strazzulla, Moioli 4, Luinetti, Acetti 6, Chiapparini, Ulivieri M. 4. All. Tocanne
LA TORRE: Cavagnis, Zibetti 5, Beretta, Bergamaschi 6, Ubiali 11, Zangheri 2, Eritale 5, Limonta, Tinelli 11, Riva 12, Celeste, Spinelli 11. All. Mostosi
Arbitri: Elitropi, Merisio
Probabilmente è il destino di alcune squadre quello di gioire solo dopo aver sofferto, lottato e intravisto il baratro... Un destino che passa attraverso la doppia gara dei playout che chiude questa annata targata La Torre Basket. Una stagione intensa, consumata a ritmi intensi e alterni, fiumi di parole, canestri e sofferenze ma con il lieto fine.
Si comincia una calda sera di fine agosto, con molte novità e qualche volto nuovo. La Torre si ritrova agli ordini di Coach Mostosi dopo un estate trascorsa nel l´intenzione di allestire una squadra competitiva, capace di lottare per traguardi più ambiziosi. Riva, Castelletti e Ubialisono solo alcune delle novità presenti nel roster che incomincia l´annata con entusiasmo e concentrazione.
Ottobre coincide con lo Starting del campionato che regala il primo stop contro Treviglio, una delle corazzate del campionato. La prima impresa viene firmata a Bottanuco, in casa di Signorelli e co, e bissata la settimana successiva contro Cologno. Le vittorie ottenute a Pedrengo eAlmenno servono a rimpolpare un bottino straordinario, ma il miglior passo della stagione si concretizza contro San Pellegrino, annichilito dalle triple di Tinelli, Eritale e Spinelli. La Torre corre spedita verso le prime posizioni del campionato e la sconfitta inattesa contro Green Team non scalfisce la forza di un team che prima di Natale supera Scanzo, giungendo alla pausa lunga sul gradino basso del podio. L´appagamento per un annata straordinaria e la paura di credere al proprio sogno rischia di far deragliare il progetto biancorosso, che dopo il giro di boa di Natale regala solo lacrime, delusioni e sconfitte. Lo stop di Sebino, con un passivo di venti punti, inanella un trand negativo che compromette l´ottima classifica. Treviglio, Bottanuco, Almenno banchettano contro la formazione di Mostosi, che assomiglia al gemello cattivo ammirato nei precedenti incontri. Le vittorie di Cologno e Pedrengo sono una fiammata in un deserto di sconfitte e delusioni che rivelano anche un gioco meccanico e sconnesso. Il finale di stagione che rischia di diventare decisivo in un contesto incerto con diversi team racchiusi in pochi punti rappresenta la punta desolante di un movimento in affanno. Lo stop di Scanzo, celebrato in un suicidio personale degli uomini di Mostosi, e la batosta di Sebino condannato i biancorossi ai play out per il terzo anno di fila. Dopo Sebino e Brembate sarà Covo a decidere il destino dei ragazzi di Zangheri.
I playout, con il fattore campo a favore, sono parte differente della stagione, un capitolo straordinario in cui i fantasmi del passato si mescolano al riscatto per un annata compromessa sul più bello. La Torre, nel momento più difficile dell´annata, ritrova lo smalto ormai perduto e timbra due gare che regalano l´ennesima salvezza. Due vittorie differenti nelle sfumature, ma unite nel dolce gusto del finale. Gara uno rappresenta un capolavoro di tattica e concentrazione, con La Torre che scappa fin dalle prime battute, e controlla il match per il resto dell´incontro. Tinellie Castelletti tramortiscono Covo a suon di triple, ma l´ex Seriana è costretto, poi, ad alzare bandiera bianca. Gara due racchiude l´essenza della pallacanestro, con i biancorossi spenti, avulsi e irriconoscibili. Per oltre 38 minuti inseguono i padroni di casa che scappano a più dieci, e quando il pareggio si premessa all´orizzonte, La Torre ritrova il coraggio di ribaltare il match. Riva e Ubiali si caricano la squadra sulle spalle, e la tripla di Zibetti, che chiude la sfida, vale molto più di una stagione.
Nelle vittorie e nei drammi si nasconde una squadra intera... unita e svagata, coraggiosa e divertente. I suoi componenti raccontano storie diverse e caratteri differenti ma sono legati da una passione forte e vera. Nei successi e nelle sconfitte stagionali troviamo la personalità dei nostri ragazzi.. Dal talento di Zibetti, Eritale, Tinelli e Ubiali all´esperienza di Riva, Castelletti e Moretti utilissimo nella prima parte di stagione ma costretto a lasciarci per motivi di lavoro... Dalla passione di Cavagnis, Zangheri, Beretta e Celeste allo spessore di Bergamaschi, Spinelli, Limonta e Bonaldi.. Il tutto a formare un cocktail esplosivo e unico che trova il suo equilibro anche al di fuori del parquette di gioco. E poi c´è la società, la macchina invisibile che si cela dietro i successi e le sfide della squadra. Coach Mostosi ha trasmesso la sua innata grinta ben oltre le trentadue partite stagionali e anche il Presidente Zangheri ha mostrato la sua naturale passione. Registi, attori e comparse impegnate a dar vita a un traguardo, che sebbene modesto rappresenta un ulteriore passo nel libro della nostra società.
@ 7 Greg Bonaldi
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