giovedì 28 febbraio 2013

OROBICI IN GIRO PER L'ITALIA: L'INTERVISTA A CLAUDIO GOTTI


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In casa virtussina, parla Claudio Gotti

È ripresa stasera con una seduta di video ed un allenamento di atletica la preparazione della Naturino dopo la vittoriosa trasferta di Siena. Tutti presenti agli ordini di coach Rossi, che in questa settimana dovrà fare a meno del suo vice Emanuele Mazzalupi, volato a Battipaglia per rappresentare le Marche tra i giovani allenatori che seguiranno il raduno dei migliori giovani classe 1999 del Centro-Sud Italia. Un riconoscimento prestigioso per il giovane coach civitanovese, che raggiunge un risultato di prestigio come questo a soli 24 anni di età. Rossi non avrà più ai suoi servigi nemmeno i fin qui aggregati Antonio Labate e Fabio Lovatti. La guardia pugliese si è accordata con la Robur Osimo, formazione che milita in C regionale, e solo un’influenza gli ha impedito di esordire domenica scorsa. Il figlio d’arte, invece, sarà avversario della Naturino il prossimo 28 aprile, avendo firmato un biennale con la Enegan Firenze.
In casa virtussina, oggi ha parlato Claudio Gotti, rientrato dall’infortunio alla mano destra giusto in tempo per dare il suo contributo nel successo contro il Costone.

Claudio, quali sono stati gli elementi cruciali per strappare i due punti a Siena?

In primo luogo, sicuramente la difesa forte su Chiacig. Siamo riusciti ad escluderlo dal gioco, vincendo la battaglia a rimbalzo dove sulla carta dovevamo soffrire. Soprattutto, però, siamo rimasti uniti, abbiamo parlato in difesa e più in generale aggredito la partita.

Vittoria decisiva quella contro il Costone in ottica salvezza?

Speriamo, ma ovviamente dovremo tenere alta la guardia fino alla fine. Abbiamo aggiunto un mattone in più nel costruire la nostra salvezza, ma finché la matematica non sarà dalla nostra parte non possiamo stare tranquilli.

Sarà fondamentale provare il bis oggi contro Senigallia. Che partita sarà?

Loro sono una squadra di grandi tiratori ma che sanno giocare con grande intensità. Dovremmo essere bravi a concedere pochissimo dall’arco ma anche a subire il meno possibile la fisicità dei vari Pierantoni, Perini e Barantani.

Proprio questi ultimi due sono stati tuoi compagni di squadra lo scorso anno a Fossombrone. Che effetto ti farà ritrovarteli contro?

Ovviamente ci tengo a far bene contro di loro, ma è più importante che la squadra faccia bene, visto che all’andata non fu certo una buona partita per noi.

Finora come giudichi la tua annata a Civitanova?

Mi sono trovato benissimo sia dentro che fuori dal campo, ho conosciuto una grande società e delle persone di grandissimo spessore umano. Purtroppo ho avuto qualche difficoltà, un po’ per colpa degli acciacchi, un po’ perché forse non sono riuscito a dare il meglio di me però ci sono ancora 8 partite per dimostrare quello valgo e dare una mano alla squadra a raggiungere il miglior risultato possibile.

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