venerdì 22 febbraio 2013

INTERVIEW: CACC AND SHOOT!

Finalmente un personaggio che ormai è fuori dal giro bergamasco da un bel pò! Caravaggino doc, ecco a voi Stefano "Cac" Cacciani... Per chi non lo conoscesse, è un asino (..non ai livelli di Padova e Loca..) e quindi ci saranno come al solito domande serie e altre meno! 



E: Eccoci... Geloso per le prime interviste che ha potuto leggere, finalmente è arrivato il suo turno (sotto pagamento ovviamente..). Sei l'ala più illegale della DNC da un bel pò! Come fai a reggere tutto questo peso? 

S.C: Illegale? Già alla prima domanda mi prendi per il culo... Guarda le statistiche e poi ne riparliamo, comunque sono ormai un po' di anni che faccio questa categoria e mi trovo bene, ho quasi sempre giocato in squadre ambiziose e con giocatori di valore, se a passarti la palla ci sono il prof Biffi o il sindaco Muzio è più facile far canestro.

E: Iniziamo... Primi passi nel minibasket caravaggino e poi subito a Treviglio, dove hai come principali maestri Ciocca, Longano e Colonnello! Una buona annata 83 assieme a quell'84.. Pochi risultati ma molti giocatori che ora giocano in ottime categorie.. Che ricordi di quel gruppo e quanto ti è servito lavorare in una realtà importante come Treviglio?! 

S.C: Come maestro mi permetto di citare anche lo "Sceriffo" Marco Conti oltre a quelli da te citati, è stato il primo ad accogliermi su un campo da basket. Venendo successivamente a Treviglio sono passato sotto le urla e agli insegnamenti di tanti altri bravi allenatori, raggiungendo anche qualche Finale Nazionale (annata '83-'84). Era un gran bel gruppo e cominciavano a crearsi scene imbarazzanti come il brasiliano dell' italogrecolatinoamericano Guala che all'allenamento del sabato arrivava tardi per guardare amici di Maria de Filippi. Tornando alle cose serie il mio passaggio da Caravaggio a Treviglio è stato fondamentale, ricordo la telefonata di Ballini a casa mia, dissi subito di si e Caravaggio mi lasciò libero di andare. All' inizio non fu facile.. Gli impegni si raddoppiarono ed erano tutti più bravi di me, pensa che difendevo e basta (lo so, fa ridere), ma allenandoti tanto e giocando con compagni più bravi di te puoi solo che migliorare.Come detto prima, ho sempre avuto bravi allenatori nel corso degli anni e ciò ti permette di migliorare in maniera costante.

E: In prima squadra a Treviglio poco spazio e quindi giochi nell'annata Under 19 e nel tuo Caravaggio, salvandolo con un prova monster ad Inzago... Punti messi a referto? Immagino sia ancora il tuo record personale!

S.C: Giustamente poco spazio, ma era già gratificante allenarsi con la prima squadra, qualche anno prima ti facevi far gli autografi dopo le partite... Quell'anno facevo mille allenamenti e partite, infatti mi hanno segato a scuola per la gioia del Mario, però mi sono divertito un sacco. Prima di andare a Caravaggio mi chiama Fabio (sponsor e giocatore) e mi dice: vieni a fare le partite il venerdì poi, al dopo partita ci penso io... Ho scoperto il Sunset del venerdì che 10 anni fa era tanta roba (vero??).
Tornando alla partita salvezza, facevo canestro anche se tiravo all'indietro, penso di averne fatti una 40ntina, ma la cosa che ricordo con più piacere,verso la fine del campionato,era rientrato a giocare anche lo sceriffo per darci una mano, e farne 40 con il tuo primo allenatore che ti passa la palla é davvero bello... Anche i festeggiamenti dopo...e i vari drink per il viaggio di Roby Giardinelli e del Gavone.

E: Arriva la prima esperienza in B2 a Torre Boldone... Cosa ricordi della tua prima esperienza senior di livello? Blubasket compreso, quali sono stati i tuoi primi "maestri" in campo?

S.C: A Treviglio ti allenavi con Luca Gamba, Eda, Guerci, quindi di maestri ne avevi tanti, imparavi ogni allenamento qualcosa di nuovo sia cestisticamente sia dal punto etico verso questo sport, l' impegno, il rispetto e la passione. Torre è stata la mia prima esperienza in un campionato nazionale, prima in C1 ottenendo la promozione quindi l'anno successivo in B2 dove vincemmo ancora il campionato da neo promossi. In C1 mi ero ritagliato un buon minutaggio e la fiducia di coach Adami, mentre l'anno successivo salendo di categoria, scaldai un po' di più la panca. La squadra si rafforzò e davanti a me a spigare la pallacanestro c'era il Druso che in quegli anni era devastante e un certo Malamov, un talento parecchio fuso ma illegale per la categoria. Ricordo con piacere i viaggi a scrocco di Cecco Denti e lo Zio Mongini, quest'ultimo guida e leader dello spogliatoio. Ti spronava sempre a migliorare, cazziandoti ma pronto a darti una pacca sulla spalla quando ne avevi bisogno. Lo conosciamo tutti, la sua passione dello Zio per questo sport sembra non abbandonarlo mai, ha detta del coach Gamba, non si gestisce neanche ora!

E: E qua arriva il tuo personalissimo giro al sud... Un giorno ti chiama il tuo procuratore e ti dice:"Stai facendo schifo Cacc... Ti mando a giocare a Canicattì!".. E' andata veramente così? Che i porti dietro dall'esperienza in Sicilia? 

S.C: In effetti quando chiese: "Vuoi andare a Canicattì?" presi la cartina dell' Italia e vidi che esisteva davvero! Vi do pure una nozione storica, si dice vai a Canicattì perché quando fecero la prima linea ferroviaria l'ultima fermata a sud era proprio Canicattì, da li nasce il detto. Spero di non aver detto una cagata ma, chi me lo ha detto sembrava serio. Tra l'altro giù, per insultare i "nordici", li chiamano "coglioni di Bergamo".. Insomma, ero cascato a fagiolo.
È stato un anno bellissimo, sia per il basket sia a livello umano. Nel rettangolo di gioco feci una bel campionato, partii come cambio ma dopo poco tagliarono qualche testa e lanciarono noi giovani. Arrivammo ai playoff, l'obbiettivo prefissato, e uscimmo dignitosamente contro Ferentino. Quell' anno capii come sono i campi caldi, ed il nostro lo era per davvero, dei pazzi!!!
Un sabato 4 tifosi partirono da Canicattì in macchina direzione, credo proprio Ferentino, per assistere alla nostra partita la domenica. Fecero più casino loro 4 delle 300 mummie locali. Fantastici!!!.
A livello umano impari a occuparti di te stesso,dalle minime cagate alle cose più serie, probabilmente cresci più velocemente. Detto brevemente ti mantieni giocando a basket, in un posto dove splende il sole,vicino al mare,con cibo fantastico e pieno di belle sicule, la voglia di tornare a casa non ti viene di sicuro.

E: Ottime statistiche con tanti minuti.. Arriva la chiamata di Ruvo di Puglia! Altra regione, ma comunque stesse caratteristiche di un ambiente cestistico differente dal nostro... Cosa ci dici di quest'altra annata? 


S.C: A Ruvo andò tutto bene per nove mesi e mezzo, poi rovinammo tutto perdendo la finale promozione da favoriti con Potenza. Personalmente feci un po' di alti e bassi, ma comunque i miei 15-20 minuti li giocai.A differenza della stagione precedente in squadra c'erano giocatori super per la categoria, come Giuffrida e Fessia, quindi per noi under era più difficile. Il ricordo che mi vien in mente per primo ripensando a quella stagione, sono le 2000 e più persone che tutte le domeniche venivano a fare il tifo, ma robe da stadi, qui nei nostri campi non si avvicinano minimamente a un calore del genere. Lì davvero i tifosi sono il sesto uomo.

E: Sappiamo benissimo che la tua scelta è stata per scappare dai consigli in inglese che provengono dalla tribuna dal buon Mario! Vedendoti poi in campo, siamo sicuro che mamma Joice ti ha insegnato bene la lingua? Sei quasi 2 metri, ma a "rebounts" non ci vai mai.... 

S.C: Potrei aprire un discorso interminabile per rispondere a questa domanda, ti dico che solo che Mario prima di partire, mi diede dei DVD su cui copiare le mie partite raccomandandomi di spedirgliele. Non ne ho mandata una, pensa alla povera Joyce che deve subirsi Mario davanti alla tele urlare tira salta corri riiiimbalzi in tutte le lingue del mondo, non potevo permettelo.
Adesso Mario si è calmato un pò, il suo posto lo ha preso il buon Carletto Verde, ripete a nastro infinito le cose che dice mio papà finché non gli rispondi che ha ragione e che rimedierai subito.A parte questo lo saluto e lo ringrazio perché è davvero il mio primo tifoso, e mi fa piacere vederlo sugli spalti ogni domenica.


E: Torni in zona e arrivano le annate alla Virtus Bergamo.. Ti consolidi come uno dei principali marcatori della DNC in un gruppo super agli ordini di coach Galli! Cosa ti porti dietro maggiormente di quello strepitoso gruppo che sfiora in due anni la finalissima? 





S.C: Quelli a Bergamo sono stati due anni fantastici, un gruppo super allenati bene da Galli e Pasqua.
Il primo anno arrivammo ai play off quando tanti ci davano da ultime posizioni o addirittura da retrocessione.
Era una squadra giovane e inesperta ma penso che la forza del gruppo e lo stare bene insieme ci ha fatto raggiungere risultati all' inizio insperati. Un Gruppo molto unito,mi ricordo le lacrime di alcuni sul campo di Iseo in Gara2 play off durante un time out chiamato da Galli negli ultimi minuti a partita ormai persa.
Sapevamo di non poter passar il turno fin dall' inizio ma eravamo davvero dispiaciuti di non poter star più insieme. L' anno successivo ci rafforzammo ma non credevamo di poter arrivare a giocarci la finale contro la corazzata Piacenza di Boni e Sconocchini. Gara 2 di Finale a Bergamo è stata una partita bellissima tirata fino alla fine con un punteggio molto alto,è stato gratificante ricevere i complimenti da un oro olimpico e da un Bomber come superMario. Sarebbe stata un impresa batterli, il nostro campionato lo vincemmo battendo Salò in semifinale, da tutti data favorita come una delle finaliste. Lasciando stare il basket mi ricordo le serate e le sbronze del venerdì al Capogiro, il Martello Galli provò a fermarci mettendoci allenamento il sabato mattina. Dovette cedere da un allenamento "fasciati" a una sobria tabella di tiro, stufo di vederci arrivare in camicia direttamente dalla serata. Che bél!!!! Forse senza tutte quelle serate non saremmo diventati un gruppo così coeso anche in campo.

E: La Virtus comincia il suo programma di ridimensionamento verso i giovani e finisci a Lissone, in un'altro team di "matti".. Capitan Orsenigo, Formentini (all'epoca giovane di belle speranze ed ora ottimo play in DNC), De Luca e Angelone Albani, tuo compagno anche alla Virtus. Potevate far di più forse con un roster così attrezzato? 


S.C: Anche a Lissone secondo me abbiamo fatto più di quello che si aspettavano in tanti, probabilmente Villafranca che ci battè in finale era più lunga e completa di noi, Lissone era neo promossa, aveva tenuto parte del gruppo della C2 aggiungendo me, Albani, Biffi e Pozzi. Come primo anno arrivare in finale non è male. Personalmente è stato penso l'anno migliore, se guardiamo le cifre, ero il secondo marcatore del girone. In generale tutti i giocatori fecero una gran stagione, Formentini,Pozzi,Albani,Biffi e non ultimo il mitico Lorenzo Vicari. Il Vic è una delle persone più carismatiche con cui ho condiviso uno spogliatoio, un persona super. Quando imitava Galeazzi si stava male dal ridere. Infine credo che il buon risultato di quell'anno sia derivato anche dalla non pressione da parte della società, anzi tutt'altro. Ogni vittoria veniva festeggiata come la coppa dei campioni, delle persone davvero umili e genuine.

E: Altra squadra che non si può permettere il tuo stipendio e finisci alla Diemme Trade... Stagione fra alti e bassi in una squadra al limite dell'illegale! Cosa non andò in quella stagione? 


S.C: Ma non ho cambiato "tante"squadre, la tua affermazione non mi sfiora. Comunque in effetti eravamo davvero buoni, in partenza perdemmo Gamba per l'ennesimo infortunio al ginocchio, e questo cambiò un po' il nostro modo di giocare, probabilmente verso la fine eravamo un po' prevedibili. Cosa non andò? Il Marco Guerci di Gara1 che ci massacrò,e la coppia Benevelli Colonnello in Gara2.
Noi non giocammo al nostro livello. Risultato,perso l' ennesima finale, se me lo concedi penso l' unica che era davvero fattibile e probabilmente quella che brucia di più.

E: Cremona fallisce e finisci nella matricola Orzinuovi... Con coach Martineli come ti sei trovato? Ed ora che sei nella tua seconda stagione, cosa è cambiato col cambio di panchina... Tra l'altro, Eliantonio lo avevi a Cremona! Obiettivi? 

S.C: A Orzi sto molto bene,l' anno scorso con Martinelli abbiamo raggiunto i play off da matricola, che era il nostro obbiettivo, poi oggettivamente Crema che ci ha eliminati aveva qualcosa più di noi. Personalmente con Giorgio mi sono trovato bene,tanti dicono che non ho mai difeso cosi come l' anno scorso! Merito dei suoi mercoledì di difesa, direi abbastanza duri. Poi quest' anno dopo poco c' e stata la scelta della società di cambiare allenatore, così ho ritrovato Eliantonio. Sicuramente è stato un segnale forte, dopo un tempo "tecnico" per assorbire la pallacanestro del Coach penso che la svolta sia arrivata dalla presa di coscienza dei nostri mezzi e delle nostre potenzialità, poi si sa, vincere aiuta a vincere e a gasarti. La dirigenza ha sempre dichiarato di voler ottenere una delle due promozioni quindi l' obbiettivo è quello, confermato anche dagli innesti che sono stati fatti durante la stagione.


E: In tutto ciò... Si dice che la tua precisione dal tiro da fuori è dovuta alla costanza in sala pesi! Ma non è che hai i pettorali un pò troppo grossi? Davvero illegale in costume da bagno... 

S.C: Io vado in palestra tanto quanto il Barc va dal parrucchiere... Non c'é paragone migliore. Scusami Capitano. Se alzo un peso mi viene la febbre il giorno dopo, e sinceramente la natura non mi ha predisposto per sollevare bilancieri e robe simili. Il mio Monopetto mi crea parecchie difficoltà sulla panca, quindi evito.
In costume il monopetto attira l'attenzione dei più curiosi,e ogni volta devo spiegarne la storia. Comunque sappiamo,che tutti sono asimmetrici, io in quel punto lo sono leggermente di più. In cambio mamma Joyce mi ha dato folti capelli e occhi azzurri/grigio/verde che compensano alla grande.

E: In tutte queste annate... Dicci un avversario che ti ha sorpreso e almeno un paio di compagni di squadra al quale sei davvero legato! Motivazioni comprese... 

S.C: Bella domanda, di avversari forti ne ho incontrati un po', ma quello che mi ha colpito di più è Simone Cervi, parlo naturalmente per le mia categoria, la C1. Fisicamente normalissimo anche un po' piazzatino, classico che guardi,e pensi di trovarti davanti un giocatore modesto. Sti cazzi,trentelli su trentelli con una facilità spaventosa, un talento, faceva canestro in tutte le maniere possibili. È stato artefice delle promozioni di Cavriago dalla D alla B2.
Per quanto riguarda i compagni, non posso che nominare in primis, capitan Barcella. Motivazione cestistica: decisamente meno talentuoso del sopra citato Cervi, ma con una grinta e carica fantastica. Capitava spesso di vedergli fumare la crapa pelata dall' incazzatura. Mitico.
A livello extra basket, sicuramente più talentuoso di Cervi in serate,cene,bevute ecc... Poi da un anno ha sposato pure una bella caravaggina e siamo diventati compaesani, che in parole povere,vuol dire vedersi molto più spesso davanti a una o più birre.
Poi ci sono un' infinità di persone con cui ho condiviso gioie e delusioni,qualche allenamento o intere stagioni, alla fine sei legato con tutte loro, hanno condiviso in pieno con te questo bellissimo sport.
In tutti questi anni grazie alla palla a spicchi sono nate tantissime amicizie,e queste,una volta appese le scarpe al chiodo, continueranno a esistere. Questa è sicuramente la ricompensa migliore che questo sport poteva darmi.

E: In pochi sanno che hai provato ad allenare... Già mollato o in futuro se ne potrà riparlare? 


S.C: In effetti ho allenato per poco tempo, mi sarebbe piaciuto continuare,in mezzo ai ragazzi sto benissimo e mi sono divertito tanto.
All' inizio,sbagliando, presi non dico alla leggera ma un po' con superficialità. In questa avventura,non era facile tener testa a tutti quei ragazzi, ma credo che alla fine si sia instaurato un bel rapporto.
Se è un capitolo chiuso non si può mai dire, sicuramente adesso non ho il tempo per mantenere un impegno del genere, dato che da masochista ho deciso di affiancare papà Mario nel lavoro.
Sicuramente in futuro il basket giocato mi porterà via meno tempo,magari lasciando spazio alla lavagnetta e al fischietto.

E: Un mega saluto a 1000basketblog... Grazie ancora CACC!! 

S.C: Chiedo scusa all addetto intervista per il tempo che c ho messo nel rispondere. Saluto tutti gli amici di 1000basketblog, ci si vede sul campo.

ERREBI 

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