Giornata di vittorie per la Comark Giovanile.. Mentre gli Under 13 di Mostosi trionfavano al Ciriè, gli Under 17 entrano fra le squadre vincenti ad uno dei tornei più prestigiosi della categoria. Trascinati dall'MVP Flaccadori (38 in finale), il team formato da tutti gli elementi classe 96 (i 97 erano a Palestrina a partecipare al Memorial Iaia), la compagine orobica si è imposta nella finalissima contro la Reggiana del talentino Mussini... Nel finale decisivo l'unico 97 presente Savoldelli!
Alla fine Miglior Marcatore e Miglior Schiacciatore son andati a Oliva (Virtus Siena), vincitore della gara da 3 Fornasari (BSL San Lazzaro) e Miglior Giocatore al "nostro" Diego Flaccadori. A seguito la cronaca dal sito del BSL San Lazzaro...
REGGIANA R.E. - BLUOROBICA Bergamo 73-82
REGGIANA R.E.: Mussini 24, Magnani 6, Anumba19 , Casu, Lusvargi 2, Fontanesi, Neri 6, Galeotti, Quondam 5, Gilioli 8, Rovatti 3, Cattapan. All. Menozzi Andrea
BLUOROBICA Bergamo: : Ferri 7, Silva 8, Savoldelli 9, Oliv , Flaccadori 38, Lussana , Franzosi 5, Santinelli 4, Beretta 10, Mezzanotte. All. Schiavi Andrea
Parziali: 25-23, 38-42; 50-54
Arbitri: Federico Bertani, Luca Resca.
Non potevamo chiedere di meglio da questa partita, e sotto certi aspetti era forse la finale che non ci si aspettava, anche se a guardare i roster, per talento e caratura tecnica, Reggio Emilia e Bergamo erano serie candidate a vestire i panni di reginetta del Torneo. È stata anche la sfida tra due santoni del basket giovanile, Andrea Menozzi ed Andrea Schiavi che in comune hanno solo il nome e le decine di giocatori regalati ai piani superiori. Due modi diversi di allenare a confronto, da decontestualizzare oggi, ma da tornarci sopra un’altra volta, per far capire come le scuole di pensiero della pallacanestro sono valide a tutti i poli. C’è stata poi una sfida nella sfida, quella tra i due compagni di squadra in Nazionale, la coppia Mussini-Flaccadori, che magari tra qualche anno faranno la felicità di Pianigiani o chi per lui. L’ha spuntata quel vecchio volpone di Schiavi, che dopo tanti “pali”, oggi si porta a casa la coppa di numero 1.
L’avvio è pimpante e si corre che è una bellezza. Da una parte c’è il talento di Mussini, dall’altra quello di Flaccadori. Ma se da una parte il Diamatidis griffato Comark è il vero trascinatore dei suoi con 10 punti infilati su 14 in 5’, dall’altra è Anumba a fare pentole e coperchi per Menozzi (11-14). Il primo strappo, difatti, è marchiato Comark e se Flaccadori è importante, anche Beretta e Silva non sono da meno ed a 3’ gli “ospiti” sono avanti di 6 (15-21). Reggio Emilia non ci sta, e con Rovatti e Gilioli a piazzarla dalla lunga agguanta il pareggio sull’ultimo giro di lancette (23-23). Il primo quarto si chiude col break importante dei ragazzi di coach Menozzi, che con un 8-2 di parziale si portano avanti di un possesso.
Nella pausa coach Schiavi catechizza i suoi, ed al ritorno sul campo c’è il riscatto dei biancoblù che piazzano un break di 6-0 con la ciliegina sulla torta messa da Flaccadori. È rottura prolungata per Reggio Emilia e Menozzi è costretto al time out (25-29). Rispondono bene i suoi, che in 3’ ritrovano respiro scrivendo 10-2. Ma Flaccadori non ci sta e con una tripla alla Dimantidis (mi scuserete se insisto!) rimette 7 punti tra le due squadre (31-38) con 4’ da giocare. Arriva pronta la contromossa della Reggiana che con la 1-3-1 prova a mettere qualche sassolino nell’oliatissimo ingranaggio bergamasco, monetizzando e trovando il pareggio con Mussini (38-38). All’ennesimo break di Reggio Emilia mette un fermino Flaccadori, ed al thè caldo Bergamo si trova avanti di 4 lunghezze.
Dopo l’intervallo Mussini e Anumba provano a tenere in linea di galleggiamento Reggio Emilia, specie in un momento di “pausa” offensiva di Flaccadori (44-46). C’è molto di Beretta per Bergamo sul lato difensivo nei primi 5’ di terzo quarto, un asso in più nella manica di Schiavi, che diventa importante anche in attacco a raccogliere dal pattume palloni sporchi e convertirli in ossigeno puro (44-50). Si vive una fase di stanca sul finire di terzo quarto, dove ne approfitta la banda di Menozzi che dalla lunetta, dopo le scorribande di Mussini, monetizza al meglio trovando il -2 con poco più di 1’ da giocare. Bergamo soffre e con lei il migliore dei suoi, anche se è proprio dalle mani di Flaccadori che nel finale arriva ossigeno puro dopo una rottura prolungata.
È con la coppia Savoldelli-Beretta che Bergamo esce dal letargo (53-59). Col fermino di Flaccadori la Bluorobica torna a comandare di prepotenza la gara portandosi avanti di 9 con 6’ da giocare (57-66). Ma come direbbe Ligabue, “il meglio deve ancora venire”. Franzosi scrivendo un personalissimo break di 5-0 (condita da una stoppata importante) porta i suoi sul +14 (57-71) costringendo Menozzi al time out con 5’ da giocare. Mussini e Magnani danno linfa, ma Schiavi con la zona e con Savoldelli ricacciano lo spauracchio. Reggio Emilia si aggrappa al tiro da fuori, ma è con Mussini che scrive le cose migliori (75-67), peccato solo un po’ di frenesia in attacco, perché dietro tutto sommato la difesa regge. Con poco più di un minuto da giocare, la Reggiana prova il tutto e per tutto per rimontare. Menozzi ci spende un time out per preparare l’attacco con 53” da giocare. Quondam dalla distanza accorcia ancora (71-78) ma Savoldelli dalla lunetta è implacabile e per la Reggiana la salita diventa impervia. Chiude ogni discorso Flaccadori (38!) e Bergamo può esultare.
L’avvio è pimpante e si corre che è una bellezza. Da una parte c’è il talento di Mussini, dall’altra quello di Flaccadori. Ma se da una parte il Diamatidis griffato Comark è il vero trascinatore dei suoi con 10 punti infilati su 14 in 5’, dall’altra è Anumba a fare pentole e coperchi per Menozzi (11-14). Il primo strappo, difatti, è marchiato Comark e se Flaccadori è importante, anche Beretta e Silva non sono da meno ed a 3’ gli “ospiti” sono avanti di 6 (15-21). Reggio Emilia non ci sta, e con Rovatti e Gilioli a piazzarla dalla lunga agguanta il pareggio sull’ultimo giro di lancette (23-23). Il primo quarto si chiude col break importante dei ragazzi di coach Menozzi, che con un 8-2 di parziale si portano avanti di un possesso.
Nella pausa coach Schiavi catechizza i suoi, ed al ritorno sul campo c’è il riscatto dei biancoblù che piazzano un break di 6-0 con la ciliegina sulla torta messa da Flaccadori. È rottura prolungata per Reggio Emilia e Menozzi è costretto al time out (25-29). Rispondono bene i suoi, che in 3’ ritrovano respiro scrivendo 10-2. Ma Flaccadori non ci sta e con una tripla alla Dimantidis (mi scuserete se insisto!) rimette 7 punti tra le due squadre (31-38) con 4’ da giocare. Arriva pronta la contromossa della Reggiana che con la 1-3-1 prova a mettere qualche sassolino nell’oliatissimo ingranaggio bergamasco, monetizzando e trovando il pareggio con Mussini (38-38). All’ennesimo break di Reggio Emilia mette un fermino Flaccadori, ed al thè caldo Bergamo si trova avanti di 4 lunghezze.
Dopo l’intervallo Mussini e Anumba provano a tenere in linea di galleggiamento Reggio Emilia, specie in un momento di “pausa” offensiva di Flaccadori (44-46). C’è molto di Beretta per Bergamo sul lato difensivo nei primi 5’ di terzo quarto, un asso in più nella manica di Schiavi, che diventa importante anche in attacco a raccogliere dal pattume palloni sporchi e convertirli in ossigeno puro (44-50). Si vive una fase di stanca sul finire di terzo quarto, dove ne approfitta la banda di Menozzi che dalla lunetta, dopo le scorribande di Mussini, monetizza al meglio trovando il -2 con poco più di 1’ da giocare. Bergamo soffre e con lei il migliore dei suoi, anche se è proprio dalle mani di Flaccadori che nel finale arriva ossigeno puro dopo una rottura prolungata.
È con la coppia Savoldelli-Beretta che Bergamo esce dal letargo (53-59). Col fermino di Flaccadori la Bluorobica torna a comandare di prepotenza la gara portandosi avanti di 9 con 6’ da giocare (57-66). Ma come direbbe Ligabue, “il meglio deve ancora venire”. Franzosi scrivendo un personalissimo break di 5-0 (condita da una stoppata importante) porta i suoi sul +14 (57-71) costringendo Menozzi al time out con 5’ da giocare. Mussini e Magnani danno linfa, ma Schiavi con la zona e con Savoldelli ricacciano lo spauracchio. Reggio Emilia si aggrappa al tiro da fuori, ma è con Mussini che scrive le cose migliori (75-67), peccato solo un po’ di frenesia in attacco, perché dietro tutto sommato la difesa regge. Con poco più di un minuto da giocare, la Reggiana prova il tutto e per tutto per rimontare. Menozzi ci spende un time out per preparare l’attacco con 53” da giocare. Quondam dalla distanza accorcia ancora (71-78) ma Savoldelli dalla lunetta è implacabile e per la Reggiana la salita diventa impervia. Chiude ogni discorso Flaccadori (38!) e Bergamo può esultare.
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