sabato 15 dicembre 2012

INTERVISTE: GUFO...
LA BANDIERA DELLA VIRTUS BERGAMO!

Anche quest'anno, non siamo riusciti ad avere qualcuno che possa seguire in modo esaustivo la CLF Virtus Bergamo... Andiamo a conoscere meglio Andrea Guffanti, esterno agli ordini di coach Pasqua, se non che capitano del team bergamasco.


E: Ciao Gufo, ben trovato in questo spazio riservato ai giocatori che fann parlare di loro nella provincia.. Andiamo a ricostruire la tua carriera dagli inizi ad oggi! Da dove arrivare la tua passione per il basket? I tuoi primi passi nel Minibasket..
A.G: La mia passione per il basket è stata data da mia madre e mio padre, entrambi ex giocatori.
Inizialmente son stati loro che mi hanno iscritto a minibasket all'età di 6 anni, anche se io volevo andare a giocare a calcio (ma ero veramente negato!)
Ho iniziato a fare il minibasket a Cernusco, mi sono trovato subito benissimo con i compagni di squadra, infatti la maggior parte di loro li sento ancora e facciamo parte della stessa compagnia.
E: Nella prima annata a livello giovanile entri da protagonista nel progetto dell'Olimpia Milano... Roster che fa mambassa di titolo regionali e conquista anche uno scudetto! Agli ordini di coach Marco Gandini ti sei tolto numerose soddisfazioni.. Quanto ti ha dato l'ex Responsabile del settore giovanile dell'Armani?

A.G: Devo tantissimo a Marco Gandini, è stato proprio lui a prendermi da Cernusco e portarmi a Milano.
Con lui come allenatore ho imparato davvero tantissime cose, perchè lavorava sui minimi dettagli, e non si faceva sfuggire niente.
Era un allenatore molto esigente che durante gli allenamenti voleva il massimo tutti i giorni, non si poteva scherzare. Grazie a questo mi sono creato un carattere sportivo molto forte. Fuori dalla palestra era una persona molto simpatica e molto scherzosa, e questo mi ha insegnato i 2 mondi: uno serio quando si lavora, e l'altro scherzoso fuori da lavoro
E: Squadra come già detto di belle speranze... Mercante e Iacono in cabina di regia, Ferrarese da esterno assieme ai vari Morgante, Noja e il lungo Crippa. Col passare degli anni son stati inseriti Quartieri, Malerba ed il tuo attuale compagno di squadra Beretta. Un gruppo che come già detto raggiunse lo scudetto! Che ricordi di quelle annate da forza incontrastata in Italia?
A.G: Si Grandissima squadra, ma sopratutto grandissimo gruppo (tutti noi eravamo di Milano e provincia, mentre le altre squadre prendevano già giocatori da tutta italia)
Tante volte siamo andati vicini a vincere il titolo, ma incontravamo sempre squadre più attrezzate di noi.
L'anno che abbiamo vinto il titolo è stato fantastico, anche perchè in finale abbiamo incontrato Montegranaro che era nettamente più forte di noi con Canavesi, Vitale, De Vecchi che giocavano già minuti importanti in serie A, ma con la nostra determinazione siamo riusciti a raggiungere un sogno.
E: Forse qualcuno si aspettava di più in prospettiva da alcuni di voi... Volevo sapere il tuo punto di vista sul cambiamento a livello senior di alcuni di loro! Mercante era considerato il miglior play classe 87, poi si è perso soprattutto per via degli infortuni.. Ferrarese, che nasce guardia si è trasformato in play! Quartieri e Malerba si son consolidati come esterni di valore da DNB e DNC.. Cosa pensi dei tuoi ex compagni di squadra? Li senti ancora tutt'ora (Beretta a parte..)
A.G: Mercante sicuramente non è riuscito a raggiungere altissimi livelli perchè ha avuto dei grossissimi problemi fisici altrimenti sarebbe arrivato....
Ferrarese sta dimostrando di essere uno dei migliori giocatori del campionato DNA con delle ottime medie, tecnicamente è un giocatore di serie A, ma purtroppo non ha avuto questa possibilità di provare.
Anche Quartieri dopo 2 ottime stagioni in DNB sta facendo delle ottime prestazioni a Villafranca, mentre Malerba poteva andare a giocare in categorie superiori alla DNB ma ha preferito dedicarsi allo studio.
Diciamo che li sento ancora quasi tutti i miei ex compagni.
E: Di Beretta cosa ci dici? Vivendoci a stretto contatto da qualche annetto..
A.G: Io e Berry ormai giochiamo insieme da più di 5 anni a livello senior e 2 anni di giovanili, oltre ad essere mio compagno di squadra è un grande amico, con cui spesso vado anche in vacanza assieme.
Per quanto riguarda il basket, se fosse più cattivo in attacco giocherebbe ad alti livelli.
E: Una caratteristica tecnica sul quale pensi tu debba migliorare e che ruberesti a qualcuno di loro...
A.G: Una caratteristica dove devo migliorare è sicuramente il tiro, ogni giorno cerco sempre di lavorarci sopra per migliorare, se potessi rubare questa caratteristica ad un mio ex compagni di squadra, la ruberei sicuramente a Ferrarese o Malerba.
E: Primissime esperienze in prima squadra e l'approdo a Bergamo.. In una squadra che sorprende tutti, certamente per la forza del gruppo. Gruppo storico con capitan Barcella, Carrera, Cacciani (arrivo anche da te Cacc..), e qualche inserimento esterno come Pulvirenti e Contigiani. Cosa ricordi di quegli anni agli ordini di Ale Galli? Quanto ti ha dato l'attuale coach di Crema?
A.G: La mia prima esperienza a livello senior è stata a Bergamo in DNB agli ordini di coach Meneguzzo.
Anche se quell'annata si è conclusa con la retrocessione. Quell'anno ho imparato davvero tantissime cose.
L'anno dopo sono andato a giocare a Iseo e abbiamo subito raggiunto la promozione in DNB.
Poi sono tornato a Bergamo in DNC con coach Ale Galli, siamo riusciti a raggiungere la finale dei Play off e siamo stati sconfitti solamente da una super corazzata come Piacenza.
Galli secondo me è un grandissimo allenatore che riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche dei propri giocatori, e sopratutto è un allenatore che ascolta i propri giocatori (non ce ne sono tanti di allenatori cosi!)
E: Nel passare degli anni la Virtus, come molte altre società ha ridimensionato, sposando la teoria dei giovani.. Chi è che ti ha stupito di più fra i molti passati dall'Italcementi? E fra i giocatori senior?

A.G: Esatto, come molte società anche Bergamo ha avuto un grosso ridimensionamento spostando la teoria sui giovani.
Tra i giocatori Senior che mi hanno impressionato di più è stato Contigiani, che in allenamento lavorava durissimo, mentre dei giovani mi piace molto Ghislandi, è un 94 che fa parte della nostra prima squadra.
Ha un tiro davvero ottimo e sopratutto un super atleta.
E: Lo scorso anno, stagione travagliata, specialmente per te.. Inizio difficile sotto la guida di Pier Agazzi, poi le prime modifiche del roster dovute soprattutto al tuo infortunio! Quanto hai sofferto star lontano dai campi di gioco? E soprattutto immagino la sofferenza di uno come te veder da fuori la propria squadra faticare così tanto..
A.G: Si, l'anno scorso è stato davvero un anno durissimo, mi sono rotto i legamenti del ginocchio e ad inizio dicembre avevo già finito la stagione.
Eravamo una squadra molto giovane e avevamo incontrato tutte le squadre più forti nelle prime giornate di campionato perdendole tutte.
Dalla tribuna è stato molto duro vedere i miei compagni soffrire e non poter dare nulla.
Da febbraio mi è stata data l'occasione di andare in panchina come vice allenatore per stare più vicino hai miei compagni.
E: Cambio di panchina e le rinunce a Lele Deligios e Tengattini con l'inserimento di Mascherpa e del ritorno nel girone di ritorno di Carrera... Cosa è stato però fondamentale per centrare i Playout e salvarsi alla bella con Meda?
A.G: Con l'arrivo di Mascherpa e Carrera la squadra era senza dubbio più competitività, in quanto si tratta di due giocatori con ottime caratteristiche offensive.
Fortunatamente con molta sofferenza siamo riusciti a raggiungere una salvezza battendo Meda in casa loro...
E: Ora gran ritorno dopo un estate di lavoro e riabilitazione.. Capitano di un gruppo giovane che ha ancora l'obiettivo salvezza! Facci un analisi di questo campionato, che, personalmente pare molto meno equilibrato degli scorsi anni. Le prime 7-8 veramente buone e qualche altra assai meno attrezzata..
A.G: Esatto, diciamo che il campionato è diviso in 2 gruppi.. Uno che lotta per salire, ottime squadre che hanno fatto dei grossi investimenti.
Noi siamo una squadra giovanissima, abbiamo l'obbiettivo di salvarci e speriamo di raggiungerlo il prima possibile.
E: Sappiamo che da sempre fai parte di una super compagnia made in Cernusco, dove tra gli altri ci son Reati, Cornaghi, Petitto ecc.. Qual'è il più pesante quando si parla di pallacanestro? (..si scherza neee..) Chi è il più pericoloso fuori dal campo?
A.G: Sicuramente quando si parla di Pallacanestro il più pesante è Marco Cornaghi, perchè sa tutto di tutti!:)
Mentre fuori da campo il più pericoloso è Petitto, perchè è il playboy della compagnia.
E: Chiudiamo la veloce intervista con le tue prospettive future nella pallacanestro giocata e magari se hai intenzione di allenare più avanti squadre giovanili/senior..
A.G: Sicuramente ho ancora tanta voglia di giocare, anche perchè nell'anno che sono stato fermo mi sono accorto quanto mi mancava il basket giocato.
Già attualmente alleno 2 squadre di minibasket a Cernusco, in futuro mi piacerebbe allenare anche squadre senior.
E: Un saluto ai lettori di 1000basketblog e magari, trovaci qualcuno che possa scrivere due righe sulle vostre partite!! Grazie mille Guffo per la disponibilità...
R: Un saluto a tutti i lettori di 1000basketblog.
I love this game!:)
ERREBI

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