martedì 14 febbraio 2012

CLF RITROVA LA VITTORIA...

Mascherpa Giulio

Clf Italia Bergamo - Officina della Casa 1946 Bernareggio 72-48 (14-15, 23-11, 18-5, 17-17)

Clf Italia Bergamo: Beretta 8 (11r+4 rec), Zanini 7(8r+5ass), Mascherpa 13(7r), Barcella 5(7r), Parsani 11, Deligios 8, Cancelli 14(9r), Deleidi, Perdon, Ghislandi. All.Pasqua
Bernareggio:  Cogliati 19, Taborelli 8, Corno, Perego 12, Toffetti 2, Biffi 7, Bardotti, Spinelli, Carzaniga, Brioschi. All. Bonacina

da http://www.bernareggio99.it/


Si fa fatica a trovare le parole per descrivere i più brutti reds della stagione che nel primo match ball salvezza in quel di Bergamo rimangono per 40 minuti, 40, negli spogliatoi e riescono nell'impresa di resuscitare i padroni di casa, che non vincevano da una vita e l'hanno fatto nell'unico modo possibile per salvarsi: con le unghie, i contatti e il cuore. Onore a Bergamo e alla sua partita gagliarda ma disonore a noi, all'occasione di quelle d'oro persa e al segnale preoccupante di assenza di personalità e carattere fornito. Perchè quando le cose vanno male, quando la serata è di quelle storte, come capitano a tutti, il bandolo della matassa lo puoi comunque trovare...ma devi avere quegli "intangibles" (carattere, valori di gruppo, fiducia collettiva e motivazioni al massimo) che i reds paiono aver lasciato inconsciamente a casa da un po.

L'avvio di gara è stato da subito cattivo presagio: la partita pareva un'onesta sfida di serie D in cui Bergamo ha provato da subito a correre e mettere il corpo sulla partita credendoci dal primo possesso mentre i reds hanno da subito fatto una fatica boia a fare canestro e mostrato un dato, anzi IL dato più allarmante: qui nessuno tieni qualsiasi giocatore avversario 1c1 e tutti ci mangiano in testa a rimbalzo; la difesa è questione di cuore e volontà, il tagliafuori ancora di più, i centimetri e le gambe contano ZERO, il cuore e la testa TUTTO.
Dopo 10 minuti siamo comunque avanti di uno, perchè Cogliati spara tre bombe in fila e Bergamo sbaglia tantissimo; la sensazione è quella che va bene così e possiamo solo fare meglio, menomale che loro ci han tenuto lì ma gli occhi dei reds mancano della cosa più importante, il rosso vivo della "garra", paiono spenti.
Il secondo parziale è la sintesi del resto della partita: non segnamo mai, veniamo annientati dietro, specialmente a rimbalzo e vicino a canestro e Bergamo scappa; proviamo a mischiare le carte difensive ma nel primo possesso a zona nascono quattro rimbalzi offensivi di fila per i padroni di casa: puoi inventarti tutte le alchimie tattiche possibili ma se non ci sei, non ci sei, punto. Andiamo negli spogliatoi sotto di 11, ma anche quando si era sotto di 4, 5 punti pareva si fosse a meno 20 in balia totale della partita, in balia totale della nostra assenza ingiustificata.
Venti minuti sono però un'eternità nel basket; invece diventano il più brutto dei garbage time in cui Bergamo allarga la forbice del proprio vantaggio e i reds non riescono mai a trovare ritmo.
Finisce 72-48 sul referto, 52-27 a rimbalzo, 101-28 la valutazione complessiva...tre indizi che fanno l'autopsia di una pagina stortissima, più per colpe evidenti nostre caratteriali che per questioni tecnico-tattiche legate al basket. Le sconfitte, soprattutto quelle pesanti, non devono essere facili motivi per fare i disfattisti e scatenare burrasche, anzi, ma fanno bene solo se tutti si rimboccano le maniche e moltiplicano energie e motivazioni per un obiettivo comune alla portata e da costruire insieme.
Il prossimo impegno è quanto di meglio potesse capitare: al Palapetrarca arriva Monticelli, la capoclassifica, la corazzata imbattuta, l'occasione giusta per rialzare la testa dura e giocare una partita tosta per dare a noi stessi i segnali su cui costruire l'approccio giusto alle battaglie che ci diranno dove andremo da qui a Aprile.
Sul banco degli imputati c'è il nostro cuore, non permettiamo a nessuno di dubitare della sua grandezza...forza!!!

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