lunedì 6 giugno 2011
ALDEGHI 2011: BIS DELL'ANNATA 2000!
Domenica 05/06/2011 la rappresentativa AQUILOTTI della Provincia di Bergamo ha parteciperato al "XI TORNEO ALDEGHI" che si è svolto a ROBBIATE e dintorni.
La selezione dall'allenatore Matteo Boschi (Visconti Brignano) e dal suo assistente Livio Mostosi (MB Pedrengo) ha bissato il titolo vinto l'anno scorso dalla classe '99. Grande risultato per il movimento del basket orobico, sempre più protagonista in Regione fin dalla più tenera età.
Ecco i risultati:
Girone:
BERGAMO-MILANO 32-31
BERGAMO-SONDRIO 71-17
Semifinale:
BERGAMO-CREMONA 36-30
Finale:
BERGAMO-MILANO 44-38
Miglior Giocatore: Thomas Capelli (Bergamo- Pedrengo)
Complimenti a tutte le giovani promesse orobiche da 1000 basketblog!
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Quanto visto alla finale Bergamo-Milano ha del vergognoso. Lo spirito dell'Evento pensavo fosse quello del divertimento, fosse quello del conoscere compagni nuovi, con modi di giocare diversi; fosse quello della riflessione nel vedere ragazzi disabili così pieni di vita; fosse quello del rispetto dell'avversario (genitori che fischiano mentre un ragazzo, sottolineoo ragazzo, tira un tiro libero; fosse quello dell'onestà degli arbitri, che non fischiano nell'ultimo quarto neanche un fallo per Milano, forse a causa diun piccolo screzio con il coach milanese?; ma per ultimo vedere bottiglie di spumante stappate e retine del canestro tagliate con giri di campo per umiliare l'avversario, mi ha fatto capire che lo spirito dei bergamaschi era tutt'altro... Si vede che l'andazzo del calcio piano piano si sta infiltrando nel minibasket, speriamo che in futuro non ci sia il basket-scommesse.
RispondiEliminaSono schifato, deluso e amareggiato, se pensate che questo è lo spirito del minibasket continuate pure, auguri
Come genitori presenti al Torneo Aldeghi, e PRESENTI nell'attività sportiva del proprio figlio TUTTO l'ANNO anche molto intensamente,vogliamo ringraziare gli allenatori Matteo e Livio che tento hanno fatto per allenare la squadra dei nostri figli. Squadra che si è dovuta costruire nel corso di circa 8allenamenti con la provenienza di realtà, capacità e caratteri diversi. GRAZIE!! L'emozione che noi genitori abbiamo vissuto domenica ripaga tutti i sacrifici che si sono fatti per arrivare in tempo agli allenamenti, riuscire a fare tutti i compiti di scuola, chiedere cambi di orari al lavoro...EMOZIONANTE vedere i ragazzi che, strafelici, esultavano in campo dopo una sudata e meritatissima vittoria, e stringersi intorno algi allenatori con tanto affetto che li ripaga di tutto!
RispondiEliminaQUESTO E' LO SPIRITO VERO DEL MINIBASKET BERGAMO..E NIENT'ALTRO! GRAZIE DI CUORE!!
Mi picco di rispondere al Sig. i.bodoniani.
RispondiEliminaEro presente e, pertanto, ritengo di avere avuto visione dell'elemento certamente non inferiore a questo signore.
Seguo la sua elencazione dei fatti e mi riservo ulteriori commenti per la parte finale.
Genitori che fischiano durante un tiro libero milanese? Non ne ho visti ne sentiti. Al contrario. Sedevo di spalle ad una coppia di parenti di un ragazzo milanese ed abbiamo, noi come i nostri vicini, incitato fieramente i rispettivi colori. Gli ho stretto la mano a fine gara, certi di rivederci nei probabili decenni di carriera che i nostri figlioli avranno.
Forse qualcuno lontano da me ha fischiato?
Forse.
Ma Milano aveva due squadre ed il doppio almeno di spettatori. E sicuro il Signore che non sia accaduto il contrario?
Quello che è certo è che la seconda squadra, già eliminata, è stata ammessa in panchina con i concittadini.
Normale? No.
Bello da vedere? Io penso di si.
Cercavano una rivincita mediante i loro colleghi. Sportivamente è andata male.
Parliamo dei falli nell'ultimo quarto.
Ma lei lo ha visto?
Ho il filmato e mi piacerebbe sapere da lei, certamente esperto, quali sarebbero i falli non fischiati.
Non le pare di essere già oltre lo spirito ludico di cui ciancia, evocando tali aspetti?
La retina tagliata.
Io ho alzato il ragazzino per tagliarla.
La informo che è costume farlo, come atto finale di un torneo. Succede al NIT di New York e succede alla fine del torneo NCAA.
Le dispiace perché voleva fare due tiri con suo figlio alla fine della partita? Poteva farlo nell'altro canestro. Quello era intatto.
Lo champagne era previsto anche in caso di dodicesimo posto, i ragazzi non lo bevono ed i genitori neppure. Solo per la gioia.
I giri di campo l'hanno disturbata?
Era per caso avvitato alle tribune da non potersene andare?
Tutti i ragazzi delle altre squadre erano negli spogliatoi. Lei cosa doveva vedere? Se pulivano il pavimento e riponevano i palloni?
Basket scommesse la preoccupa?
Aveva forse scommesso su Milano?
Noi non avevamo scommesso, i nostri ragazzi sono stati grandi, hanno cercato di vincere ed hanno vinto.
In uno sport dove il pareggio non esiste qualcuno deve farlo.
A proposito... Lei lo sa che nel Basket non esiste il pareggio?
Mauro Andreini Proud Supporter From Bergamo
Egregio Signore, non metto in dubbio la sua visione della partita, non mi permetto di dire "forse" qualcuno ha fischiato, ma dal tono della sua risposta capisco che non è possibile avere un dialogo costruttivo con esperti come Lei.
RispondiEliminaIl mio commento si riferiva alla forma non alla sostanza, ma capisco che forse è difficile capire la differenza, i ragazzi di Bergamo HANNO STRAMERITATO la vittoria (e questa è la sostanza), la forma è il messaggio negativo di saccenti come Lei che non capiscono i dettagli. Tagliare la retina si fa al NIT di N.Y. e al NCAAA? Trofeo Aldeghi, uguale...
Lo spumante era previsto anche in caso di... I giri di campo pure... chissà se vincevate il Campionato di serie A... bloccavate la Milano-Bergamo? E poi caro Signore, capisco la voglia di rivincita, la frustazione di non giocare in serie A, ma le scommesse no, dai, Inter, Milan o Atalanta? pota...
Sono però contento che un vero esperto di basket come Lei mi abbia illuminato sul fatto che non c'è il pareggio. La sua lezione di vita mi ha illuminato, la prossima volta però, Lei che sa tutto, dia una mano a pulire il pavimento, lo fanno anche nelle finali NCAA...
Complimenti ancora ai ragazzi
Forte Signor Bodoniani.
RispondiEliminaAnche se non ha il coraggio di firmare con il suo nome,lei mi esalta!
La forma e la sostanza in lei si confondono ed il significante può esistere anche senza significato.
Lei è il paradigma delle sue paure. Teme che la pallacanestro divenga il calcio, ma solo di quest'ultimo riesce a discutere.
Agisce da saccente e come tale si comporta.
Dove finisce la sua forma? Dove inizia il significato?
La aiuto: la forma è che i ragazzi hanno giocato bene, la sostanza, la sua sostanza, e che lei ha perso.
Non hanno perso loro, ha perso il Papi calciatore, che cerca di recuperare terreno con il pargolo scrivendo a vanvera.
Vaneggia per celare il fatto che gli brucia la sconfitta.
Se i ragazzi hanno strameritato, perchè vaneggia di nessun fischio per Milano nell'ultimo quarto?
Lei che è attento ai dettagli, ripassi il tono del suo primo messaggio e provi a chiedersi che tipo di risposta meritava.
Di converso, caro calciatore, sono lieto di averla illuminata.
Caratteristica dei sapienti consiste nel non indulgere l'ignoranza altrui, ma renderla palese per, in qualche modo, mitigarla e correggerla.
Questo io ho fatto con lei.
L'ho messa di fronte ai suoi limiti e l'ho portata a superarli.
Ora, tutto illuminato, potrà fare il buffone con altri calciatori, informandoli a loro volta che nel basket il pareggio non c'é.
Pensi a quanta ammirazione profonderà dai loro occhi nell'apprenderlo.
Così potrà proseguire parlando loro del costume di tagliare la retina a fine torneo.
Eviti però di parlare della pulizia del pavimento dopo la finale.
Le sembrerà strano, ma lo si fa anche dopo ogni allenamento.
Compassione.
Mauro Andreini
P.S. se per caso fosse milanista, provveda a rendere la rimessa laterale che vi siete fregati nel gennaio 1990.
Sapientone, non ho bisogno di esaltarti, ti esalti già da solo, non hai capito, forse perchè non hai la capacità di sintesi, intendevo la serie A di basket.
RispondiEliminaComunque voglio perdonarti e se ti serve un lavoro avrei bisogno di un architetto per rifare il bagno, puoi occupartene?
E comunque fatti vedere...
Colpito e quasi affondato!
RispondiEliminaPreso da nervosismo lei passa al tu, senza permesso, e simula magnanimità, privo di argomenti.
Lei evita il merito, ancora una volta confondendo forma e sostanza.
Meglio per lei sarebbe stato non iniziare.
Ora, per continuare a fare bella figura con suo figlio, che probabilmente la compatisce senza poterlo manifestare, sarà costretto a passare agli insulti oppure a studiare per meglio argomentare.
Non ho dubbi che, data la sua estrazione sportiva, propenderà per la prima.
Cosa gli aveva detto? “Adesso gli faccio vedere io!” “Gliene canto quattro!”
E adesso che in cambio ne ha ricevute otto, prova a fare il superiore.
Penso le convenga fare l’inferiore.
Permetta un consiglio: scriva che si è sbagliato, preso dall'emozione e dal dispiacere.
Un atto di resipiscenza dignitoso e connaturato alla natura umana.
Quanto al farmi vedere.. Esistono due opzioni.
La prima: Farmi vedere da uno specialista medico.
Parliamone. Mi dica lei per quale patologia o sindrome.
La seconda: Farmi vedere da Lei. Bizzarro che tale esortazione provenga da un oscuro individuo che nemmeno si firma.
Per il suo bagno, mentre la invito ad usarlo, la informo che sarei troppo caro per Lei.
Rinnovo la compassione, sincera e partecipe.
Mauro Andreini (Questa è la firma)
P.S. Potrebbe, come terza opzione, chiedere ad un amico che ha studiato di scriverle i testi, trasformandosi da cantautore ad interprete. Le consiglio Mogol (Non quello delle Giovani Marmotte)
Sintesi, sintesi Andreini.
RispondiEliminaNon se la prenda (torniamo al Lei, così si pompa ancora di più).
Lo specialista deve essere bravo, ma molto bravo, quanto agli insulti si è già qualificato da solo, facendo entrare in scena chi non c'entra con questa nostra personale diatriba.
Ed è per questo che la saluto, ho pena per Lei, si curi, ma bene...
P.S. la firma è questa: Bodoniani
Caro sig. Bodoniani (Dica la verità: è un nome d'arte).
RispondiEliminaL'avevo data per morto, invece, agonizza, ma mostra segni vitali.
Capisco che leggere molto stanchi, ma ha cominciato lei, convinto di avere argomenti e mi pare puerile il suo decrescere parallelo all’asfissia di elementi.
Lei, questa è la sostanza, latita nelle risposte, abbozza nei commenti ma non fuga il dubbio di essere pentito.
Vedo, tuttavia, che è tornato al lei.
Bravo.
Significa che è capace di pentirsi, pur camuffato dietro a scuse inconsistenti.
Mi dica, chi è stato tirato in ballo senza motivo?
Il suo pargolo? Quello di un altro? Il mio?
Ma chi crede di prendere in giro?
Legga le statistiche di contatto del sito e le provenienze. Si accorgerà che tutti gli interessati alla manifestazione l'hanno letta.
Credeva fosse un fatto privato?
Vuol farmi credere che non aveva informato nessuno del suo capolavoro?
Il perimetro degli eventi non lo decide lei, non lo decido io, ma gli eventi medesimi.
Ora in Google, scrivendo Bodoniani, esce il link della nostra discussione.
Mi pare che per lei sia un problema.
Cercare di uscirne con un finto contrattacco o con la commiserazione, aggrava la sua posizione.
Mi dia retta.
Una risposta asciutta del tipo: “Chiedo scusa a tutti, ho sbagliato per passione" le consentirebbe di lasciare il campo con la bandiera e la sciaboletta.
Oppure continui pure così, ma ribatta nel merito con le sue ragioni.
Oppure ancora, non risponda del tutto.
Tanto Bodoniani è un nome d'arte.
Con il minimo di stima imposto dall'educazione.
Mauro Andreini