Il presidente dopo l'eliminazione «Gara5 male, ma stagione super Legatre, la nostra promozione»
by Omar Serantoni
«Ancora un po' stordito dal volo, ma ci sono...». Stanchezza, soddisfazione e serenità, miste a un po' di delusione: è questo il concentrato di emozioni che frullano nella testa e nel cuore di Vincenzo Mazza, presidente della Comark, l'indomani della sconfitta nella gara5 di semifinale playoff che ha decretato l'eliminazione della formazione trevigliese dalla corsa alla Legadue a favore di Ostuni.
Allora, come è andata? «Farsi condizionare dall'ultima partita può essere fuorviante, la stagione è stata bella. Certo un'analisi va fatta: siamo un po' mancati. Loro si sono dimostrati superiori, soprattutto sotto le plance, basti il dato dei rimbalzi (50-29). Alcuni giocatori-chiave non erano in palla, e forse la benzina era finita, più nella testa che nelle gambe. In più non possiamo regalare ogni inizio di partita: le rimonte riescono una, due, tre volte, non sempre». Il presidente allarga poi le considerazioni: «Come detto in premessa, è stata un'annata molto positiva, i ragazzi ci hanno fatto soffrire e gioire, ma hanno dimostrato di saper sempre venir fuori dalle difficoltà, sia nella stagione regolare sia nei playoff. Mi piace ricordare la vittoria di Trento, che ci ha dato la certezza del quarto posto nel girone, poi diventato assoluto (su entrambi i gironi) nei playoff. Un traguardo davvero bellissimo, strameritato e per nulla scontato».
Una stagione che ha, fra i tanti, un protagonista: il tecnico Simone Lottici. «Ha fatto un ottimo lavoro: tecnica e tattica, ma anche e soprattutto aspetto umano. L'ho visto tante volte confrontarsi con i giocatori: ha saputo creare un bel rapporto e di conseguenza tenere insieme il gruppo, appianando tutti gli attriti. L'esperienza, coltivata in diversi ambienti, lo aiuta tanto». Uno degli obiettivi stagionali era centrare l'obiettivo Legatre facendo giocare i giovani. È soddisfatto del loro impiego? «Complessivamente sì. Marulli e Borra in diversi momenti hanno fatto fatica. Magari non sempre siamo stati pazienti con loro, ma tirando le somme hanno fornito un buon contributo».
Lottici, i giovani quasi tutti già sotto contratto: si riparte da qui nella nuova Legatre, ovvero il campionato di sviluppo per i giovani? «Siamo ancora troppo "freschi" di eliminazione per parlare del futuro. Parteciperemo a un campionato con cinque Under in cui proprio il loro costo lieviterà: un'incongruenza. Per contro ci saranno in giro parecchi senior a spasso, e forse il loro, di costo, si abbasserà. Ma è presto per parlare di tutto questo: certo, coach e under sono sotto contratto e siamo contenti di loro, ma nel mercato può succedere di tutto». Anche perché parecchi senior della squadra sono in scadenza di contratto (Reati, Milani, Zanella; di Castelli e Marino decidono le società di appartenenza).
La Comark si appresta dunque a disputare il 18° campionato di fila nella terza serie nazionale: non si perdono motivazioni nell'eccellere ma senza salire di categoria? «No, non siamo stanchi: approdare in Legatre è la nostra promozione. Portiamo in Bergamasca un campionato importante, un bello spettacolo, che dà visibilità a noi e agli sponsor, soprattutto quando, come quest'anno, otteniamo risultati su cui tanti metterebbero la firma, anche quelli che spendono di più». Budget per l'anno prossimo? «I conti della serva non li abbiamo ancora fatti, ma una cosa è sicura: ci muoveremo sempre "da Treviglio", con il passo secondo la gamba "economica" di cui disponiamo. Faremo una squadra competitiva».
by Omar Serantoni
«Ancora un po' stordito dal volo, ma ci sono...». Stanchezza, soddisfazione e serenità, miste a un po' di delusione: è questo il concentrato di emozioni che frullano nella testa e nel cuore di Vincenzo Mazza, presidente della Comark, l'indomani della sconfitta nella gara5 di semifinale playoff che ha decretato l'eliminazione della formazione trevigliese dalla corsa alla Legadue a favore di Ostuni.
Allora, come è andata? «Farsi condizionare dall'ultima partita può essere fuorviante, la stagione è stata bella. Certo un'analisi va fatta: siamo un po' mancati. Loro si sono dimostrati superiori, soprattutto sotto le plance, basti il dato dei rimbalzi (50-29). Alcuni giocatori-chiave non erano in palla, e forse la benzina era finita, più nella testa che nelle gambe. In più non possiamo regalare ogni inizio di partita: le rimonte riescono una, due, tre volte, non sempre». Il presidente allarga poi le considerazioni: «Come detto in premessa, è stata un'annata molto positiva, i ragazzi ci hanno fatto soffrire e gioire, ma hanno dimostrato di saper sempre venir fuori dalle difficoltà, sia nella stagione regolare sia nei playoff. Mi piace ricordare la vittoria di Trento, che ci ha dato la certezza del quarto posto nel girone, poi diventato assoluto (su entrambi i gironi) nei playoff. Un traguardo davvero bellissimo, strameritato e per nulla scontato».
Una stagione che ha, fra i tanti, un protagonista: il tecnico Simone Lottici. «Ha fatto un ottimo lavoro: tecnica e tattica, ma anche e soprattutto aspetto umano. L'ho visto tante volte confrontarsi con i giocatori: ha saputo creare un bel rapporto e di conseguenza tenere insieme il gruppo, appianando tutti gli attriti. L'esperienza, coltivata in diversi ambienti, lo aiuta tanto». Uno degli obiettivi stagionali era centrare l'obiettivo Legatre facendo giocare i giovani. È soddisfatto del loro impiego? «Complessivamente sì. Marulli e Borra in diversi momenti hanno fatto fatica. Magari non sempre siamo stati pazienti con loro, ma tirando le somme hanno fornito un buon contributo».
Lottici, i giovani quasi tutti già sotto contratto: si riparte da qui nella nuova Legatre, ovvero il campionato di sviluppo per i giovani? «Siamo ancora troppo "freschi" di eliminazione per parlare del futuro. Parteciperemo a un campionato con cinque Under in cui proprio il loro costo lieviterà: un'incongruenza. Per contro ci saranno in giro parecchi senior a spasso, e forse il loro, di costo, si abbasserà. Ma è presto per parlare di tutto questo: certo, coach e under sono sotto contratto e siamo contenti di loro, ma nel mercato può succedere di tutto». Anche perché parecchi senior della squadra sono in scadenza di contratto (Reati, Milani, Zanella; di Castelli e Marino decidono le società di appartenenza).
La Comark si appresta dunque a disputare il 18° campionato di fila nella terza serie nazionale: non si perdono motivazioni nell'eccellere ma senza salire di categoria? «No, non siamo stanchi: approdare in Legatre è la nostra promozione. Portiamo in Bergamasca un campionato importante, un bello spettacolo, che dà visibilità a noi e agli sponsor, soprattutto quando, come quest'anno, otteniamo risultati su cui tanti metterebbero la firma, anche quelli che spendono di più». Budget per l'anno prossimo? «I conti della serva non li abbiamo ancora fatti, ma una cosa è sicura: ci muoveremo sempre "da Treviglio", con il passo secondo la gamba "economica" di cui disponiamo. Faremo una squadra competitiva».
Nessun commento:
Posta un commento