lunedì 26 luglio 2010

BALDO E IL GIORNALE DI TREVIGLIO:

Lottici, il Lottatore. In panca come in campo?

Siamo curiosi di conoscere la destinazione di Stefano Salieri , non tanto per sapere se avrà scongiurato il pericolo di restare disoccupato, quanto per appurare se il famoso fisioterapista sarà con lui o meno. Semplice curiosità , niente di più. Intanto il suo posto, occupato per una settimana scarsa, è stato preso da Simone Lottici . Una scelta che non ha scatenato entusiasmi, una scelta normale, abbastanza senza fantasia. Le gente si era crogiolata al sole delle menzioni di Salieri (una scelta cestisticamente esotica), di Guido Saibene (sarebbe stato il massimo), Stefano Vanoncini (un uomo delle origini). Solo che per il coach si era insinuato nelle menti un identikit ben preciso. Non si sarebbe trattato di un semplice coach, ma di un qualcosa di più con larghi interessi sull'intero mondo giovanile.
Con Lottici si torna alla normalità ... più normale. In pratica è come se dopo aver cercato Alex Ferguson si sia andati armi e bagagli su... Trapattoni. Niente contro Lottici, ma il ridimensionamento della missione ha gettato scompiglio nel popolo tifoideo che ora si ritrova con un allenatore nuovo e la squadra dello scorso anno meno Enrico Degli Agosti , Nicola Minessi ed Alfredo Moruzzi . Un cantiere aperto quello di Roccolo Street e la scelta di Lottici non ha registrato neanche la fumata bianca dell'epilogo del Conclave cestistico, data la normalità della scelta. Non conosciamo Simone Lottici come allenatore anche se tutto sappiamo della sua carriera in panchina ormai ultradecennale anche al di sopra del mondo della A Dilettanti. Non risultati eccezionali, ma una discreta belligeranza. Abbiamo molto ben lucido in testa, invece, il Lottici giocatore che con i colori di Cremona ha dissotterrato spesso l'ascia di guerra in quel dello Zanovello. Massimo Codevilla , che spesso incontriamo in piazza, lo ha avuto come avversario e lo definisce «scomodo». Noi speriamo che continui ad esserlo... per gli altri.A questo punto urge una considerazione. Sarebbe un bel punto di partenza se il nuovo coach riuscisse a trasmettere ai giocatori il suo «animus pugnandi» antico, quello di giocatore. Eviteremmo a priori certe figuracce, certe partite neppure cominciate ed altre malamente finite. Un po' poco? Siamo del parere opposto. Si è spesso scritto lo scorso anno della mancanza di mignola e se di Lottici ricordiamo qualcosa, ebbene questa era proprio la mignola. Eppoi l'esperienza nella categoria è al sopra di ogni sospetto. Ci vuole poco per mettere in bolla un manipolo di benpensanti e di malpraticanti. Certo che siamo curiosi, esattamente come lo è il gentil lettore. Non vediamo l'ora che venga il 10 agosto, data fissata per il raduno. Cinque giorni di bella strapazzata da parte di Beppe Ferani , poi la sosta ferragostana e la ripresa della fatica che non si fermerà più fino a quando l'arbitro fischierà l'ultima partita. Un bel programmino per chi nel mese non avrà nulla da fare e che, nel contingente, non vede l'ora di trovarlo al PalaFacchetti. E per quella data è ragionevole sperare che almeno un paio di facce nuove raggiungano Roccolo Street, a meno che non si voglia tornare ad Eda, Minessi etc. etc., ma sarebbe un andare indietro. Questo però non è l'anno del gambero. Baldo


Rassegna stampa del 25-07-2010
Fonte: Il Giornale di Treviglio

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