
BLU BASKET: LA STAGIONE DEGLI EX LETTA ATTRAVERSO I NUMERI
Ogni tanto ci piace scomodare cifre e numeri per interpretare il momento che la squadra sta attraversando durante la stagione agonistica. Questa volta però siamo andati a spulciare le cifre degli ex trevigliesi che in estate hanno lasciato la Blu Basket per accasarsi altrove. Rinunciare a Francesco Guarino, Andrea Raschi, Luca Gamba (capitano e bandiera trevigliese per parecchie stagioni) ed Emanuele Rossi è stato un sacrificio che la società si è trovata a dover sopportare stretta dalla morsa della crisi economica.
Una decisione non indolore, sia da parte della dirigenza si da parte dei giocatori, che ha sollevato polemiche e ha creato fazioni anche tra i sostenitori dell’allora “Intertrasport” oggi “Co.Mark”. Da una parte chi avebbe voluto, da parte della società, un sacrificio economico per confermare almeno un paio di elementi; dall’altra i fatalisti che, accettata (anche se a malincuore) la politica dell’austerity (-30 % sugli ingaggi) varata, hanno piegato la testa appoggiando le scelte della società.
Lungi da noi voler far paragoni tra l’Intertrasport di Luca Gamba e C. e la Co.Mark di Davide Reati e C. A paragone vogliamo mettere le cifre del quintetto biancoblu 2008/2009, per capire che periodo stiano passando Guaro, Lele, Andrea e Luca ora che non calcano più, giornalmente, il parquet del PalaFacchetti.
L’apertura d’obbligo è per l’ex capitano trevigliese Luca Gamba, al quale la “capitale” della Bassa è rimasta talmente nel cuore da programmare qui il suo futuro lavorativo una volta appese le scarpe al chiodo. Con la compagna Miky e gli amici Stefano e Viviana, ha aperto in viale Oriano il negozio “Slam Dunk”, specializzato in articoli sportivi da basket e volley. Un vero tempio per i cultori della disciplina nata nel 1892 a Springfield nel Massachussets grazie ad un’intuizione del medico e insegnante James Naismith. Un impegno part-time per l’ala orobica che a 34 anni non ha alcuna intenzione di rinunciare a giocare; sceso in serie B Dilettanti, alla Morpho Piacenza Gamba sta viaggiando a 14,5 punti (53% dal campo, 38% da tre), 5,6 rimbalzi e 3,1 palle recuperate in 27 minuti abbondanti di utilizzo. Nella stagione scorsa l’allora capitano dell’Intertrasport, in regular season, aveva chiuso con 12,4 punti (41% dal campo, 47% da tre), 3,5 rimbalzi, 2,3 palle recuperate in 29,4 minuti di media. La classe è cristallina e se “SuperLuca” seguirà le orme del 46enne Mario Boni (23,4 punti a partita), compagno in biancorosso, il negozio di Treviglio dovrà attenderlo ancora a lungo prima di averlo per se a tempo pieno.
Due stagioni in maglia biancoblu lo hanno eletto nell’olimpo dei migliori playmaker che abbiano mai vestito la canotta treviglise nei 38 anni di storia cestistica. Francesco Guarino da Bentivoglio (Bologna) ha portato il suo estro al servizio della Sigma Barcellona Pozzo di Gotto, nel girone B della serie A Dilettanti. Dopo 10 giornate di campionato il team siciliano è in vetta alla classifica e il “Guaro” viaggia a 9,4 punti e 3,2 assist nei 32 minuti di media giocati a partita. Terminò la stagione regolare a Treviglio con 11,1 punti, 5,7 assist giocando 30 minuti abbondanti.
Al PalaFacchetti ci è rimasto una sola stagione, l’ala di San Marino Andrea Raschi. Scaduto il contratto con la Blu Basket ha scelto di avvicinarsi a casa approdando alla Liomatic Perugia inserita nel girone B di A Dilettanti. Ottimo penetratore e discreto tiratore dalla lunga distanza, Raschi sta contribuendo alla buona stagione perugina con 12 punti (53% dal campo, 35% da tre) in 30 minuti di media giocati; numeri che si discostano di poco dai 12,8 punti (51% dal campo, 39% da tre) in 28,4 minuti di media con cui ha concluso la stagione regolare a Treviglio.
Chi ha dovuto faticare per “entrare in ritmo” con la nuova casacca della Paffoni Omegna è stato il pivot romano Emanuele Rossi, una stagione e mezza a Treviglio dove è stato ribattezzato il “Gladiatore”. Lo ha debilitato fisicamente l’influenza, ha pagato le non perfette condizioni fisiche del play Carra, incaricato di ispirare il gioco sotto del compagno, ha subìto il rendimento ondivago della squadra, accreditata come top-team del girona A (insieme alla Fortitudo Bologna). Ora le medie di Rossi stanno lievitando e parlano di 10 punti e 8 rimbalzi in 24 minuti di utilizzo; a Treviglio chiuse (playoff esclusi) con 10,9 punti e 8,7 rimbalzi in 24,5 minuti giocati per partita.
Chi più, chi meno, chi rimanendo in categoria, chi scendendo al “piano inferiore”, i quattro ex biancoblu che hanno diviso la tifoseria del PalaFacchetti stanno marciando in linea con il rendimento della stagione scorsa.
A completare il quintetto allenato da coach Lino Frattin che fu capace di chiudere la stagione regolare appaiato in vetta alla VemSistemi Forlì manca una pedina, l’unica che a Treviglio ha scelto di rimanere… almeno ancora quest’anno prima di provare a spicc“A”re il volo lontano dalla Bassa. Lui è Davide Reati, guardia classe 1988 di Cernusco sul Naviglio, talento cresciuto cestisticamente alla scuola trevigliese. Ereditati i gradi di capitano da Luca Gamba, altro giocatore la cui carriera tra i professionisti partì da Treviglio, Davide è diventato il primo e più pericoloso terminale offensivo della Co.Mark allenata da Simone Morandi. Lo raccontano i numeri, lo dimostra la crescita tecnica e di personalità che, anno dopo anno, Reati sta avendo tanto da non essere più considerato un “under” nonostante i 21 anni e il regolamento lo “definiscano” così. Out per due partite causa una brutta distorsione alla caviglia Reati viaggia a 15,9 punti (65% dal campo, 46% da tre) nei quasi 28 minuti di media giocati sin’ora in campionato. Nel 2008/2009 chiuse la regular season con 11,3 punti (46% dal campo, 43% da tre) in 29,3 minuti di media.
La definitiva esplosione della talentuosa guardia milanese sarà fondamentale al raggiungimento dell’obbiettivo stagionale che la Blu Basket ha fissato nei playoff. Con l’esperienza e la grinta di Minessi, le qualità fisiche e tecniche di De Min e Da Ros, lo spirito di sacrificio difensivo di Moruzzi, la regìa di Demartini e Milani e le torri Degli Agosti e Zanella, senza dimenticare il “futuribile” Planezio, la Co.Mark può ambire al traguardo. Non fa nulla se lo scorso anno si lottava per il vertice del girone. A decidere le sorti di un’intera stagione, lo hanno provato sulla propria pelle i quattro famosi ex, saranno proprio le infuocate sfide della post season.
STEFANO RIVOLTELLA
Ogni tanto ci piace scomodare cifre e numeri per interpretare il momento che la squadra sta attraversando durante la stagione agonistica. Questa volta però siamo andati a spulciare le cifre degli ex trevigliesi che in estate hanno lasciato la Blu Basket per accasarsi altrove. Rinunciare a Francesco Guarino, Andrea Raschi, Luca Gamba (capitano e bandiera trevigliese per parecchie stagioni) ed Emanuele Rossi è stato un sacrificio che la società si è trovata a dover sopportare stretta dalla morsa della crisi economica.
Una decisione non indolore, sia da parte della dirigenza si da parte dei giocatori, che ha sollevato polemiche e ha creato fazioni anche tra i sostenitori dell’allora “Intertrasport” oggi “Co.Mark”. Da una parte chi avebbe voluto, da parte della società, un sacrificio economico per confermare almeno un paio di elementi; dall’altra i fatalisti che, accettata (anche se a malincuore) la politica dell’austerity (-30 % sugli ingaggi) varata, hanno piegato la testa appoggiando le scelte della società.
Lungi da noi voler far paragoni tra l’Intertrasport di Luca Gamba e C. e la Co.Mark di Davide Reati e C. A paragone vogliamo mettere le cifre del quintetto biancoblu 2008/2009, per capire che periodo stiano passando Guaro, Lele, Andrea e Luca ora che non calcano più, giornalmente, il parquet del PalaFacchetti.
L’apertura d’obbligo è per l’ex capitano trevigliese Luca Gamba, al quale la “capitale” della Bassa è rimasta talmente nel cuore da programmare qui il suo futuro lavorativo una volta appese le scarpe al chiodo. Con la compagna Miky e gli amici Stefano e Viviana, ha aperto in viale Oriano il negozio “Slam Dunk”, specializzato in articoli sportivi da basket e volley. Un vero tempio per i cultori della disciplina nata nel 1892 a Springfield nel Massachussets grazie ad un’intuizione del medico e insegnante James Naismith. Un impegno part-time per l’ala orobica che a 34 anni non ha alcuna intenzione di rinunciare a giocare; sceso in serie B Dilettanti, alla Morpho Piacenza Gamba sta viaggiando a 14,5 punti (53% dal campo, 38% da tre), 5,6 rimbalzi e 3,1 palle recuperate in 27 minuti abbondanti di utilizzo. Nella stagione scorsa l’allora capitano dell’Intertrasport, in regular season, aveva chiuso con 12,4 punti (41% dal campo, 47% da tre), 3,5 rimbalzi, 2,3 palle recuperate in 29,4 minuti di media. La classe è cristallina e se “SuperLuca” seguirà le orme del 46enne Mario Boni (23,4 punti a partita), compagno in biancorosso, il negozio di Treviglio dovrà attenderlo ancora a lungo prima di averlo per se a tempo pieno.
Due stagioni in maglia biancoblu lo hanno eletto nell’olimpo dei migliori playmaker che abbiano mai vestito la canotta treviglise nei 38 anni di storia cestistica. Francesco Guarino da Bentivoglio (Bologna) ha portato il suo estro al servizio della Sigma Barcellona Pozzo di Gotto, nel girone B della serie A Dilettanti. Dopo 10 giornate di campionato il team siciliano è in vetta alla classifica e il “Guaro” viaggia a 9,4 punti e 3,2 assist nei 32 minuti di media giocati a partita. Terminò la stagione regolare a Treviglio con 11,1 punti, 5,7 assist giocando 30 minuti abbondanti.
Al PalaFacchetti ci è rimasto una sola stagione, l’ala di San Marino Andrea Raschi. Scaduto il contratto con la Blu Basket ha scelto di avvicinarsi a casa approdando alla Liomatic Perugia inserita nel girone B di A Dilettanti. Ottimo penetratore e discreto tiratore dalla lunga distanza, Raschi sta contribuendo alla buona stagione perugina con 12 punti (53% dal campo, 35% da tre) in 30 minuti di media giocati; numeri che si discostano di poco dai 12,8 punti (51% dal campo, 39% da tre) in 28,4 minuti di media con cui ha concluso la stagione regolare a Treviglio.
Chi ha dovuto faticare per “entrare in ritmo” con la nuova casacca della Paffoni Omegna è stato il pivot romano Emanuele Rossi, una stagione e mezza a Treviglio dove è stato ribattezzato il “Gladiatore”. Lo ha debilitato fisicamente l’influenza, ha pagato le non perfette condizioni fisiche del play Carra, incaricato di ispirare il gioco sotto del compagno, ha subìto il rendimento ondivago della squadra, accreditata come top-team del girona A (insieme alla Fortitudo Bologna). Ora le medie di Rossi stanno lievitando e parlano di 10 punti e 8 rimbalzi in 24 minuti di utilizzo; a Treviglio chiuse (playoff esclusi) con 10,9 punti e 8,7 rimbalzi in 24,5 minuti giocati per partita.
Chi più, chi meno, chi rimanendo in categoria, chi scendendo al “piano inferiore”, i quattro ex biancoblu che hanno diviso la tifoseria del PalaFacchetti stanno marciando in linea con il rendimento della stagione scorsa.
A completare il quintetto allenato da coach Lino Frattin che fu capace di chiudere la stagione regolare appaiato in vetta alla VemSistemi Forlì manca una pedina, l’unica che a Treviglio ha scelto di rimanere… almeno ancora quest’anno prima di provare a spicc“A”re il volo lontano dalla Bassa. Lui è Davide Reati, guardia classe 1988 di Cernusco sul Naviglio, talento cresciuto cestisticamente alla scuola trevigliese. Ereditati i gradi di capitano da Luca Gamba, altro giocatore la cui carriera tra i professionisti partì da Treviglio, Davide è diventato il primo e più pericoloso terminale offensivo della Co.Mark allenata da Simone Morandi. Lo raccontano i numeri, lo dimostra la crescita tecnica e di personalità che, anno dopo anno, Reati sta avendo tanto da non essere più considerato un “under” nonostante i 21 anni e il regolamento lo “definiscano” così. Out per due partite causa una brutta distorsione alla caviglia Reati viaggia a 15,9 punti (65% dal campo, 46% da tre) nei quasi 28 minuti di media giocati sin’ora in campionato. Nel 2008/2009 chiuse la regular season con 11,3 punti (46% dal campo, 43% da tre) in 29,3 minuti di media.
La definitiva esplosione della talentuosa guardia milanese sarà fondamentale al raggiungimento dell’obbiettivo stagionale che la Blu Basket ha fissato nei playoff. Con l’esperienza e la grinta di Minessi, le qualità fisiche e tecniche di De Min e Da Ros, lo spirito di sacrificio difensivo di Moruzzi, la regìa di Demartini e Milani e le torri Degli Agosti e Zanella, senza dimenticare il “futuribile” Planezio, la Co.Mark può ambire al traguardo. Non fa nulla se lo scorso anno si lottava per il vertice del girone. A decidere le sorti di un’intera stagione, lo hanno provato sulla propria pelle i quattro famosi ex, saranno proprio le infuocate sfide della post season.
STEFANO RIVOLTELLA
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