Intervista a Greta Belotti , una delle giocatrici del Lussana , classe 1994 , appena tornata dall’avventura delle Finali Nazionali di Quartu Sant’Elena , Cagliari .
Ciao e complimenti per il raggiungimento delle finali nazionali . Ci scrivi tutte le tappe delle vostre fatiche per arrivare a questa ambita meta ? :
Siamo arrivate seconde al campionato open U15 dietro al GEAS, abbiamo disputato l’interzona a Latina qualificandoci al primo posto dopo aver battuto Lecce, Cavezzo e Priolo.
Arrivato a Cagliari, quale le sensazioni e le previsioni della vigilia ? :
Sicuramente per me una nuova esperienza, molta tensione ma comunque con la voglia di mettersi in gioco.Il nostro primo obbiettivo era quello di qualificarci per i quarti.
Sicuramente ci contavamo.Le emozioni di questo tipo di partite.
Cosa si prova a giocarsi lo scudetto ?:
Non è come giocare una partita qualunque di campionato, tutte le avversarie sono forti e determinate a vincere.
Sicuramente essere tra le 16 migliori d’Italia è già un bel traguardo, raggiungere la finale un sogno.
Emozioni che avevi già vissuto da spettatrice , sulle tribune delle partite di tuo fratello Andrea , classe 1991 in forza alla Bluorobica . Il fatto di avere tu un background cestistico del genere ti ha aiutato ad avere meno emozioni forti ? :
Vivere le partite dalla tribuna come tifosa, è ben diverso che essere protagonista in campo.
Hai ben altre responsabilità ed emozioni.
Il tuo giudizio sul vostro piazzamento ? :
Certamente ci aspettavamo di più, ma come lamentarsi?!
Uscire agli ottavi, dopo due vittorie, per differenza canestri (due punti!!!) lascia l’amaro in bocca.
Secondo te ha vinto la squadra più forte ? che impressione ti ha fatto giocandoci contro ? :
NO, ma non vuol dire che non lo abbiano meritato.
Sono arrivate in Sardegna ripescate tra le terze, sono cresciute ogni partita, la vittoria contro la favorita REYER VENEZIA le ha caricate trasportandole direttamente in finale.
… hanno perso una sola partita, negli ottavi, contro di NOI !!!
Quale la squadra rivelazione secondo te ? :
Senza dubbio PORDENONE
La giocatrice che ti ha più impressionato ? :
LA 33 di Pordenone, PERESSON, CLASSE 1995: TECNICA, GRINTA E ABILITA’
L’anno prossimo che programmi avete come squadra ?
Si parla di una U17 OPEN, con 93 e 94 poi U19
Sappiamo che avete un rapporto particolare con Moky Stazzonelli e Ennio Pizzi . Quale è il loro valore aggiunto ? :
MOKY oltre ad essere un ottimo coach è sicuramente il nostro punto di riferimento, sempre disponibile come tecnico e come persona, condivide con noi gioie e momenti difficili, facendoci guardare avanti, trasmettendoci grinta e passione … FORZA ROMA!
ENNIO è l’uomo più tollerante che conosco, colui che placa gli animi dopo le tempeste…non se la prende mai, nemmeno con gli arbitri…
Non so se hai letto dei vostri cugini Bluorobica anche loro impegnati nelle finali nazionali under 15 e l’intervista a Edoardo Giosuè … che rapporti avete tra le due squadre ?
A parte il fatto che alcuni di loro avrebbero preferito disputare le loro finali in Sardegna, che ci conosciamo tutti di vista grazie al “PALAVIOLA” (pal . Pesenti), che ci siamo tenuti in contatto durante sia l’interzona che le finali, disputate entrambe in simultanea, scambiandoci risultati e complimenti, in comune abbiamo il risultato finale.
Due ottime squadre uscite agli ottavi!
Un saluto a :
A tutte le LUSSANINE che quest’anno hanno sbancato in tutti i campionati e un saluto particolare alla nostra oramai mascotte NONNA EFISIA…
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