venerdì 29 maggio 2009

INARRESTABILE PIACENZA


DAL SITO DELLA VIRTUS BERGAMO:


INARRESTABILE PIACENZA
PIACENZA PASSA E PORTA 2-0 LA SERIE.



Scame Bergamo - Copra TTP Piacenza 95-105
(31-26, 54-51, 75-83)

Scame: Cacciani 29, Pulvirenti 10, Guffanti 7, Beretta 2, Albani 10, Carrera 20, Barcella 4, Contigiani 13, Bonacina , Zanchi. All . Galli.

Piacenza: Boni 26, Bianchi 18, Mambretti 15, Degli agosti 10, Coccoli 4, Sconochini 12, Pozzi 11, Dell’Aquila 9, Delle Donne, Putignano. All. Piazza.

Arbitri: Patrone di Savona e Vermiglio di Sassari

Spettatori: 800 circa

% al tiro Scame: 15/35 da 2, 15/34 da 3, 20/27 t.l.
Copra: 27/38 da 2, 12/33 da 3, 15/21 t.l.


Portare la serie a Gara 4, cioè infliggere la prima e forse unica sconfitta dell'anno a Piacenza. Questo è l'unico obiettivo della torrida serata all'Italcementi. E la Scame interpreta correttamente sin dall'inizio la gara presentando un quintetto diverso da solito e un Carrera, vestito da Mario Boni, che nei primi dieci minuti porta alla causa tanto quanto (10 pt) il suo più nobile avversario.


Subito scintille tra le due formazioni che nei primi due giri di lancette portano il tabellone sull'11-10 per noi con le realizzazioni di quasi tutto l'inusuale quintetto orobico (Pulvirenti, Carrera, Cacciani, Contigiani e Albani) mentre Piacenza ha dal Number One Boni quattro punti supportato da Mambretti e Degli Agosti. Break interno con Carrera (15-10) per il primo allungo della serata ma il recupero di Boni (e la conseguente sceneggiata che gli frutta l'antisportivo fischiato a Contigiani) riporta subito in parità le sorti della gara. Sconochini subentrato a Degli Agosti mette la parità su offensivo ed al quinto minuto la nostra quarta tripla con Cacciani e il quarto punto di Carrera ridanno vantaggio ai locali (20-15).Gara vera, sappiamo che se vogliamo allungare la serie dobbiamo farlo questa sera e la difesa ospite nei primi sette minuti ci porta a 24 punti che mettono alle corde anche l'imbattuta Piacenza che ha 8 da Boni ed è però costretta a chiudersi a zona per arginarci. Cacciani con la terza su tre tentativi conferma il buon quarto locale ma pur giocando come una squadra di marziani siamo avanti di soli 5 (29 24) a novanta dalla prima sirena. Qualsiasi squadra normale sarebbe già nel fosso, Piacenza no. E' lì, sotto di una manciata di punti ma pesantemente in partita. Piacenza è lì, si diceva, e un paio di nostri errorini la riportano subito a meno uno ma i polmoni del Gufo e Pulvirenti ricacciano indietro gli ospiti che hanno Boni in panca a rifiatare. Dell'Aquila, nostro carnefice di ogni gara di regular, riporta sotto e ancora il cuore e la percentuale stratosferica ci consente l'ulteriore allungo dopo 3 minuti (43-33) con unico neo il terzo di Carrera. Rientra Boni e riprende posto lì, sulle tacche, con Degli Agosti che tiene vivi i suoi con un paio di offensivi in una fase non certo brillante della gara. Siamo senza play in campo, con Carrera per falli e Pulvirenti per fiato sul legno, e seppur davanti ad una zona statica ne risentiamo. Ultimi cinque del quarto con Piacenza che si riavvicina (43-39) con Boni tanto meritevole del secondo fallo quanto di un tecnico per proteste, ma tant'è, al Re si perdona questo ed altro. Mica tanto giusto però. Sopratutto perché due nostre giocate fatte di fretta coincidono con il parziale esterno (0-10) che riporta Piacenza in parità, il terzo di Contigiani, quattro consecutivi di Boni, ma sopratutto spezza il ritmo che ci aveva permesso di sorprendere Piacenza. Ora la gara è punto a punto, anzi no, Cacciani infila la quinta tripla ed il diciassettesimo personale per il nostro ennesimo allungo (51-47) con due ancora da giocare. Francamente Piacenza non ha bisogno di aiuti ma se ci vengono fischiati due assurdi falli di sfondamento (Pulvirenti che sposta Mambretti è fantascienza pura) l'equazione porta solo al fatto che gli ospiti chiudono avanti il tempo e la favola appare incrinata da una esagerata tutela verso chi ha già vinto il campionato a Settembre. Boni chiude comunque il tempo con 16 punti, 10 rimbalzi e 20 di valutazione in 17 minuti. Semplicemente immenso ed è difficile capire, se non per incapacità, l'atteggiamento della coppia arbitrale.
Si ricomincia, la voglia di centrare l'obiettivo è tanta ed alle fiammate di Contigiani risponde un treno in penetrazione di nome Sconochini (58-58). Il ritmo non accenna a calare e sebbene Piacenza tenti di controllare la gara, lo strappo in avanti è ancora a nostra firma con Guffanti, Contigiani e Cacciani (67-60) e ancora una volta Piacenza impatta rispondendo con Sconochini e Bianchi a tre dalla terza sirena (67 67). Ancora una perla in grigio (chiarissimo il quarto non fischiato a SuperMario), ma noi si riparte, che ci frega, abbiamo un obiettivo e Cacciani infila il punto numero 23, Contigiani dalla linea della carità l'ennesimo sorpasso interno (72 70). Squadre che si rispondo a suon di canestri ma lasciamo colpevolmente libero Pozzi che per due volte ci infila pesante (74 78) e la zona non regge più davanti a Mambretti che apre il solco (74-81). La birra è finita e lo si capisce dal contropiede preso da Pozzi che in meno di tre secondi fissa il parziale del quarto. Le nostre prime conclusioni del quarto ne sono purtroppo la conferma e nello stesso tempo il segnale di resa. 0/4 nei primi due giri di orologio proprio nel momento in cui Bianchi si incarica di piazzare due missili terra-aria che aprono in modo non cicatrizzabile la ferita (75-89).
La gara finisce qui, impossibile recuperare 14 punti a Piacenza, forse anche la serie, ma nessun rammarico da parte nostra. Abbiamo dato tutto quello che c'era da dare, sorprendendo Piacenza per buona parte della gara ma che ad ogni nostro allungo ha trovato sulla sua strada un piccolo aiuto, ripeto non necessario, che ha finito per rovinare una gara molto bella e che poteva essere equilibrata fino alla fine. Sabato a Piacenza (ore 21.15) gara 3. Che la festa cominci...
IL MEGLIO DELLA SERATA: Il primo tempo di Mario Boni (6/8, 0/2, 4/4, 10 r., 20 val) pari merito con l'intera gara di Cacciani (1/ 4, 8/12, 3/3, 6r., 27 val).
IL PEGGIO DELLA SERATA: Una coppia pronta per il torneo dei bar di periferia...forse.

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