mercoledì 29 aprile 2009

BASKET: PARTITE E GRADUATORIE TRUCCATE, ARBITRI DENUNCIATIROMA


BASKET: PARTITE E GRADUATORIE TRUCCATE, ARBITRI DENUNCIATIROMA


- Gli ex vertici del Comitato Italiano arbitri Giovanni Garibotti, Giovanni Battista Montella ed Alessandro Campera sono stati interdetti dai pubblici uffici e denunciati insieme a a 53 arbitri e commissari, appartenenti al CIA, organo tecnico della Federazione Italiana Pallacanestro. Le misure sono state eseguite dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria.I reati contestati sono abuso d'ufficio e frode in competizioni sportive per avere, nelle stagioni sportive 2007/2008 e 2008/2009, condizionato le graduatorie arbitrali e alcune gare del campionato di Basket. Gli arbitri ed i commissari indagati, residenti in svariate regioni italiane, appartengono alle categorie A dilettanti maschile - A1 femminile; B maschile-A2 femminile, C maschile - B Femminile.Ci sono indagini anche sui presidenti di alcune società. Secondo la Polizia postale di Reggio Calabria, i presidenti di squadre richiedevano per le partite in cui erano impegnate le loro formazioni l'invio di arbitri compiacenti. Oltre che nei confronti di Giovanni Garibotti, ex presidente del Comitato, i provvedimenti sono stati emessi a carico dell'ex responsabile del Settore Commissari speciali, Giovanni Battista Montella, e dell'ex designatore dei Commissari speciali, Alessandro Campera.


PM, SISTEMA DEGLI ARBITRI ERA CONDIZIONATO


- Negli ultimi anni il sistema della valutazione degli arbitri di basket era "pesantemente condizionato" dai vertici del Comitato italiano arbitri. E' quanto emerge dall'inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria che ha portato all'emissione da parte del gip, Kate Tassone, di misure interdittive nei confronti degli ex dirigenti del Comitato italiano arbitri. Gli ex dirigenti Giovanni Garibotti, Giovanni Battista Montella ed Alessandro Campera, secondo le risultanze dell'inchiesta, condotta dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e del pm Maria Luisa Miranda, già prima delle partite stabilivano i voti da dare agli arbitri designati decidendo quindi, a priori, senza tener conto della prestazione effettuata dai direttori di gara e già all'inizio dell'anno, chi degli arbitri dovesse salire o retrocedere.

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