lunedì 14 settembre 2009

DINO MENEGHIN : "Più aiuto dalla scuola"


Crisi sport, Meneghin: "Più aiuto dalla scuola"


PIAZZA ARMERINA. La sesta edizione del memorial «Francesco Ferraro», con la partecipazione di Igea Barcellona, Ascom Finance Patti, Prativerdi Siracusa e Banca Nuova Trapani, ha consentito, data la presenza del presidente della FederPallacanestro, Dino Meneghin, il mito della pallacanestro italiana, di fare il punto sullo status del basket, proprio nei giorni in cui in Polonia si stanno disputando i campionati europei con l’Italia assente, eliminata dalla Francia.
Il torneo armerino, organizzato dal Comune di Piazza Armerina, dalla Provincia regionale e dal Coni provinciale, ha consentito alle quattro squadre siciliane presenti di prepararsi bene per i rispettivi campionati, ma anche ad arbitri e commissari siciliani di aggiornarsi in vista dell’inizio dell’attività agonistica. Il torneo, sul piano tecnico, è stato interessante, ha visto quattro squadre siciliane che si stanno preparando al meglio e che ovviamente sperano di ottenere risultati probanti.
Dino Meneghin, 59 anni, di recente presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, è cosciente del momento difficile che sta attraversando il movimento cestistico ed in risultati della nazionale sono deludenti.
«In effetti non è un bel momento - esordisce il vincitore di 7 Coppe dei campioni e di 12 scudetti, di un argento alle Olimpiadi - bisogna affrontare con serenità ed equilibrio questo momento e apportare i correttivi necessari per riprendere il nostro cammino, dobbiamo puntare sulla base, sulla crescita del movimento ovunque. Ci vuole amore, sacrificio e passione per andare avanti».
Troppi stranieri e la scuola non offre una collaborazione valida?
«E’ vero gli stranieri sono tanti e non sempre aiutano la crescita dei nostri giovani, ma quella che delude è la scuola, dove si fa poca attività motoria, quando, invece, dovrebbe essere la base di crescita dei nostri giovani, non ha importanza poi quale sport andranno a praticare. E’ necessaria questa collaborazione a tutto campo con la scuola, laddove i programmi dovrebbero essere più validi sotto tutti gli aspetti e due ore alla settimana non bastano. La scuola è il nucleo operativo dove crescono i giovani».
In questo periodo si parla della crisi della nazionali degli sport di squadra, della crisi dell’atletica (zero medaglie ai mondiali)?
«E’ vero stiamo andando tutti male, la pallacanestro fuori dagli europei, la pallavolo decima, l’atletica non fa risultati, ma questo momento, secondo me, è ciclico; ci sono anni negativi e anni che danno risultati eccellenti. Sono convinto che ci riprenderemo e che saranno soddisfazioni all’Italia sportiva. Ma bisogna essere critici e propositivi. Mi aspetto molto dai tecnici, dai responsabili regionali e provinciali per migliorare l’attuale status e penso che abbiamo le potenzialità per uscire dalla crisi e dare una nazionale forte in grado di riprendere il cammino verso ambiziosi traguardi. Ci credo molto e lavoreremo con tutte le nostre forze per migliorarci tutti».


Flavio Guzzone

Rassegna stampa del 14-09-2009
Fonte: La Sicilia

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