lunedì 4 aprile 2011

La finale della NCAA, stanotte

Stanotte Davide ci riprova. Il primo sasso – o era un pallone? – lo aveva scagliato già l’anno scorso. Esattamente da centrocampo. Una parabola assurda, un tentativo disperato, era rimasto per aria qualche secondo, ma pareva un’eternità. Davide/Butler aveva mirato con precisione e poi sferrato il colpo. Golia/Duke aveva vacillato, per un momento si era pensato crollasse a terra sconfitto, e invece poi era rimasto in piedi. Trionfante. La legge del più forte, no? Va a finire così, di solito. Golia vince. E Davide perde. L’ultimo atto del campionato NCAA di basket dello scorso anno non aveva fatto eccezione. Quelli di Butler, giunti alla finalissima tra la sorpresa di tutta America, si erano ritrovati davanti i ricchi&potenti di Duke University, quelli con l’allenatore da Hall of Fame e i giocatori dal futuro targato NBA. Ed erano andati a un tiro da centrocampo dallo sconfiggerli. La preghiera di Gordon Hayward (pure lui finito nella NBA, che mica solo quelli di Duke…) era rimasta inascoltata dagli dei del basket. Il pallone aveva sbattuto contro il tabellone, aveva rimbalzato sul ferro, ma poi era uscito. Duke la squadra campione. Butler la storia da ricordare. Ma niente di più. E invece no.
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