lunedì 7 settembre 2015

QUEL PEZZO DEL DIVINO..
UNA VALIGIA PER...



UNA VALIGIA PER 

Se d'estate sei  vicino ad Otranto ed è una limpida giornata di sole, puoi sederti in riva al mare e vedere l'Albania.

Marsel Aljai è partito qualche mese fa,  all'improvviso,  per tornare verso casa, la sua Albania, dopo qualche anno in Italia.
Si era portato con sé poche cose quando era arrivato, una valigia con tanta energia , un gran talento per il basket, (una conoscenza della musica italiana migliore della mia) e la voglia di provarci. E' ritornato a Durazzo con quella stessa valigia, e tanti nuovi amici.

Adesso anche Fagio sta facendo la sua valigia. Andrà a Parigi, e non ci metterà molto , conoscendolo.Per anni abbiamo fantasticato sulle nostre vite e sull'andare a giocare insieme, a Padova, o in Danimarca, con la nostra valigia piena soprattutto di scarpe da basket e calzoncini, che di altro.

Tereza è venuta dalla Repubblica Ceca  in Italia per giocare a basket .Più che una valigia, aveva con sé solo le borse d'allenamento. In campo,semplicemente fortissima. Ma fuori non è stato facile per lei, mi disse a maggio, prima di partire.
Albino in fondo è un paese piccolo, e non voleva disturbare le sue compagne di squadra che lavoravano o studiavano, per girare per le altre città. “Perchè l'hai fatto allora?” “ Perchè sapevo che non mi piaceva giocare lontano da casa mia, ma finchè non lo provavo non potevo capirlo veramente”.

Torno da Otranto e dalle mie vacanze salentine, e come sempre la macchina è piena di valigie.
Sono talmente insicuro nella mia vita e nei miei viaggi, che anche solo per qualche giorno, devo portarmi dietro un intero armadio, per non sentirmi vuoto, per avere la sensazione che va tutto bene in fondo. Ma facendo così, in un modo o nell'altro, qualcosa la dimentico sempre.

C'è chi la valigia la fa continuamente, ogni anno, per giocare, per allenare altrove, per cercare sempre una nuova casa, per dimenticare quella vecchia, o semplicemente perchè è un abitudine, perchè a volte è più facile trovare nuove persone da conoscere che costruire amicizie con quelle appena passate. Perchè in una nuova squadra  è più facile trovarsi in un limbo. E quando , alla fine,stai per legarti a qualcuno, la tua valigia si ripresenta, li davanti a te.

C'è chi la valigia la fa, e poi la disfa, la rifà e poi la disfa ancora.E poi non parte più.
Perchè non ha il coraggio di osare, di rischiare, perchè il carattere non si cambia in fondo,  perchè qualsiasi squadra, qualsiasi casa, ci sembrerà sempre meno calda e accogliente della nostra in cui siamo cresciuti.

C'è chi la valigia non la fa nemmeno, la tiene lì, in un angolo della propria casa. Ancorato a vecchie abitudini, al proprio passato, le stesse scarpe, gli stessi calzoncini, lo stesso schema. Aspettando qualcuno che la faccia per lui. Se mai arriverà.

C'è chi la valigia l'ha fatta per davvero e continua  a farla,ogni giorno, e parte leggero, verso la sua palestra, con l'indispensabile, per giocare, per divertirsi, per cambiare, per condividere, per stare bene.

Arrivo dopo il lungo viaggio a casa, e mi affaccio al balcone.
E anche da Bergamo vedo l'Albania.

Una nuova stagione è alle porte.Buona valigia a tutti.

Nessun commento:

Posta un commento